Chiuso l’accordo tra John Elkann e la holding della famiglia De Benedetti per la cessione del gruppo che pubblica Repubblica e La Stampa
Exor ha siglato con Cir l’accordo per rilevare il 43,78% di Gedi a 0,46 euro per azione con un esborso di 102,4 milioni. Al termine dell’operazione da realizzare tramite una società di nuova costituzione verrà lanciata un’opa allo stesso prezzo.

Cir reinvestirà nella nuova società per una quota pari al 5% di Gedi.
“Con questa operazione ci impegniamo in un progetto imprenditoriale rigoroso, per accompagnare Gedi ad affrontare le sfide del futuro”. Sono le parole del presidente e amministratore delegato di Exor, John Elkann. “Oltre a portare l’esperienza maturata nel settore, anche a livello internazionale, Exor assicurerà la stabilità necessaria per accelerare le trasformazioni sul piano tecnologico e organizzativo. Siamo convinti – afferma – che il giornalismo di qualità ha un grande futuro, se saprà coniugare autorevolezza, professionalità e indipendenza con le esigenze dei lettori, di oggi e di domani”.
“Passiamo il testimone ad un azionista di primissimo livello”, ha dichiarato Rodolfo De Benedetti.
GEDI è editore di la Repubblica, La Stampa, Il Secolo XIX, 13 testate locali, il settimanale l’Espresso e altri periodici. Fanno parte del Gruppo anche 3 emittenti radiofoniche nazionali (Radio Deejay, Radio Capital, m2o). Opera, inoltre, nel settore internet e raccoglie la pubblicità, tramite la concessionaria Manzoni.