Un corto che parla di big tech e ragazzini segna l’esordio del Financial Times nella fiction. Presentato sul palcoscenico dei Bafta dalla direttrice del quotidiano Roula Khalaf e dalla responsabile dei nuovi formati Juliet Riddell, il thriller di 15′ è visibile gratuitamente sul sito del FT ed esplora la mancanza di regolamentazione e responsabilità in materia di benessere e sicurezza digitale dei preadolescenti mentre in Gran Bretagna torna in discussione il progetto di legge sulla sicurezza online.
Prodotto inusuale per una testata come il quotidiano finanziario, il corto interpretato da Jodie Whittaker (Doctor Who) e Paul Ready (Motherland) serve per sfidare le percezioni che le persone hanno del FT “sia come quotidiano che come brand”, ha detto Riddell a Press Gazette, una sorta di showcase dell’alta qualità della testata. Il thriller inizia con il peggior incubo di ogni genitore: tornare a casa e rendersi conto che il proprio figlio non c’è, metafora per raccontare dove si trovano i ragazzini quando sono online e chi è responsabile della loro sicurezza.
“La nostra missione con FT Film è quella di portare nuova attenzione e prospettiva a storie già note”, ha commentato Khalaf, mentre Riddell ha aggiunto che l’investimento del FT nella produzione di film e documentari ha una logica commerciale, oltre che editoriale.