Nata per l’audio cinque anni fa, Chora Media porta ora i suoi reportage e il suo sguardo sul mondo in un libro-rivista con periodicità trimestrale realizzato in collaborazione con Feltrinelli.
Battezzata ‘Volume’, giocando sui molti significati della parola, sarà “una rivista di giornalismo, scrittura e storie di fotografi che in ogni suo numero si focalizzerà su un tema, cercando di comprenderlo, moltiplicando i punti di vista e le sensibilità”, ha annunciato Mario Calabresi, co-fondatore di Chora Media e direttore del magazine.
La rivista ha per sottotitolo ‘ascoltando il mondo’, tenendo l’audio tra le sue pagine grazie ai QR code, che danno voce alle storie e ne diventano una sorta di colonna sonora.
Ogni numero è monotematico e il primo, uscito il 23 settembre, è dedicato al tempo, ha spiegato la curatrice Silvia Nucini.
Tra i contributi, quelli di Andrea Bajani, Paolo Giordano, Cecilia Sala che racconta il tempo immobile della sua prigionia, Francesca Mannocchi in dialogo con Simone Pieranni sulla malattia cronica.
Al tempo sono dedicate anche le immagini: quelle di Paolo Pellegrin che ha fotografato i bambini feriti di Gaza e quelle di Arianna Arcara con ‘I sogni dei vecchi’, progetto promosso da Chora Media e Fondazione Amplifon e in mostra a Camera, Centro italiano per la fotografia di Torino.