Per il quarto anno consecutivo i conti di Il Post sono in positivo e il quotidiano fondato da Luca Sofri riesce a sostenersi economicamente e a reinvestire nella crescita.
La buona notizia è stata condivisa, come di consueto, con gli abbonati il cui sostegno è diventato sempre più importante e rappresenta il 75% dei ricavi, contro il 69,5% dell’anno precedente.
Abbonate e abbonati, spiega il quotidiano sul blog, “sono non solo uno strumento per creare un buon progetto giornalistico, ma anche parte del risultato, ovvero creare un buon progetto giornalistico che sia condiviso e apprezzato da sempre più persone”.
Complessivamente, i ricavi del 2023 sono aumentati del 26% arrivando a sfiorare i 7,5 milioni di euro.
Meno bene è andata la raccolta pubblicitaria, secondo pilastro della sostenibilità economica di Il Post, in calo del 6%, anche per effetto del cambio di concessionaria alla fine dell’anno, e che costituiscono il 12% del totale.
Nella politica di reinvestimento dei ricavi rientrano nuove assunzioni e nuove imprese come il brand editoriale Altrecose in collaborazione con Iperborea che ha debuttato con la pubblicazione del libro di Ben Smith ‘Traffic’.
“Ogni anno quindi il Post lavora di più sugli articoli, sul reporting, sui podcast, sulle newsletter, sugli eventi, sulle edizioni di carta, sulle lezioni, e tutto questo ha bisogno di investimenti che rendano soddisfacenti e apprezzate queste maggiori produzioni di giornalismo”, si legge sul blog che spiega anche come queste maggiori produzioni abbiano fatto lievitare le spese del 46%, riducendo anche il margine a 930mila euro.
Tra le voci più piccole di ricavo prevalgono la vendita della rivista ‘Cose spiegate bene’ (3%) e le sponsorizzazioni degli eventi (2%), entrambe con un aumento di oltre il 50% rispetto all’anno prima e i con margini positivi sulle due attività.