Da sei a otto le offerte giunte per la valorizzazione della Serie A di calcio. Favorite le due cordate guidate da Cvc e Bain interessate ad entrare nel capitale della media company, che gestira’ il business. I club ne discuteranno in assemblea il 9 settembre.
E’ scaduta la deadline per la presentazione delle offerte vincolanti dei fondi di investimento interessati alla creazione della media company della Lega Serie A che si occupera’ della gestione dei diritti tv e di quelli commerciali nel periodo 2021-2024.
Sarebbero tra le sei e le otto le proposte raccolte da Lazard e dallo Studio Gianni Origoni Grippo Cappelli, advisor finanziario della Lega. Due le cordate che sarebbero favorite composte da fondi: quella formata da tre soggetti di private equity Cvc, Advent e Fsi e quella formata da Bain e Rb Renaissance Partners. L’obiettivo per entrambe e’ quello di fare un ingresso di capitale con una quota di minoranza, intorno al 10%, a fronte di una valutazione complessiva di circa 13 miliardi di euro della media company che dovrebbe occuparsi anche di stimolare la modernizzazione degli stadi.
Altre societa’ si erano mostrate interessate a partecipare come finanziatori interessati alla cartolarizzazione: tra queste ci sono Sixth Street Partners (gruppo Tpg), Fortress, assistito dallo Studio Grande Stevens, con Apax, Blackstone con Gso, General Atlantic, Apollo.
Oltre a tante proposte c’e’ anche quella avanzata dal presidente del Napli Aurelio De Laurentis che, supportato da Udinese e Fiorentina e forse anche Lazio, vuole monetizzare la Seria A attraverso un canale della Lega. Secondo il manager il Campionato potrebbe incassare circa 2,5-2,9 miliardi di euro all’anno, anche se altri club non hanno voglia si assumersi i rischi dell’impresa.
Nei prossimi giorni Lazard organizzerà una serie di incontri con i club di calcio per presentare e analizzare le varie offerte. Poi si entrerà in una fase decisionale e la questione sarà al centro dell’assemblea dei club in programma mercoledì 9 settembre.