Siglati di recente gli accordi con TIM e Vodafone per gli accessi ‘flat rate’ al social e si punta molto sulla nuova versione dell’app per Android in arrivo entro fine anno.
Con 2,4 milioni di utenti attivi al mese- definiti ‘addressable reach’ -, 2/3 dei quali creano contenuti ogni giorno, Snapchat in Italia è ancora allo stato nascente rispetto ad altri social e rappresenta un mercato troppo piccolo – soprattutto se confrontato con quelli in UK e Francia – per avere un team dedicato al nostro mercato.
Ma Ellis Hamburger, Senior Marketing Manager di Snap Inc, e Tanya Ridd, Director of Communications, EMEA della piattaforma, contano su una crescita costante, anche se lenta, degli utenti anche grazie agli accordi siglati con TIM e Vodafone per gli accessi ‘flat rate’, dato che condividere immagini e video comporta un alto consumo di traffico dati, alla nuova versione dell’app per Android attesa per fine 2018 e nuove soluzioni per il mercato pubblicitario.
Hamburger e Ridd hanno toccato anche Milano in un rapido tour europeo per presentare una panoramica dei trend emergenti su Snapchat e le nuove funzioni che stanno arricchendo il social più frequentato dalle fasce più giovani.
Il business in Italia è infatti controllato dall’hub di Londra, aperto 3 anni fa, anche se Snapchat parla già in italiano con un sito dedicato a investitori e agenzie media e Ridd conferma che non sono pochi i brand italiani che utilizzano la piattaforma per le loro campagne di comunicazione soprattutto sui mercati internazionali.
“Il confronto tra i dati dell’Italia con quelli della Francia (dove Snapchat ha ormai oltre 17 milioni di utenti attivi ed è il maggior mercato in Europa, ndr) ci ha fatto venir voglia di far crescere il mercato italiano, che per noi è molto importante”, ha detto Hamburger spiegando l’approccio ‘camera-centrico’ e molto personale del social dove, dice, le persone non “posano” come su Instagram, perché su Snapchat “non ci sono categorie di giudizio, like, follower, pressioni e competizione” e si comunicano in modo immediato e divertente anche informazioni utili. Hamburger ammette anche che “c’è un po’ di confusione a proposito di cosa si può fare su Snapchat o come definire l’app, perché le funzioni sono molte”.
La localizzazione dei contenuti è parte importante dello sviluppo della piattaforma, ma per ora in Italia non si parla dell’approdo di Snapchat Discover, in altri mercati molto utilizzata dai publisher per costruire un rapporto con i lettori più giovani e con un modello di monetizzazione per la condivisione dei contenuti spesso, anche se non sempre, 50/50.
Sono invece disponibili da poche settimane anche nel nostro paese – acquistabili su Amazon – gli Spectacles, gli occhiali con cui scattare foto o riprendere brevi video, al massimo 30”, di cui sono appena usciti i nuovi modelli, molto più discreti dei precedenti.
Futuro AR e programmatico. “Ci hanno dato per morti appena nati, ma abbiamo dato il via a molte trasformazioni, a cominciare dai video verticali, e siamo estremamente orgogliosi di aver creato tanti nuovi formati ‘validati’ dagli utenti stessi”, ha spiegato Hamburger. E se l’approccio con i grandi clienti è spesso diretto, per il Senior Marketing Manager di Snap “le agenzie media hanno sempre un ruolo importante perché hanno una visione completa dello scenario”, mentre è in continuo sviluppo l’opportunità di transazioni fatte programmaticamente.
Privacy by-design. Ridd ha anche sottolineato l’importanza della privacy – “non tratteniamo dati degli utenti, non trattiamo argomenti sensibili con leggerezza”, ha detto -, e anticipato nuove funzioni. “Crediamo che il futuro dei social sia fatto meno da quantità di follower e più da cerchie intime, personali, creative e ad alto tasso di engagement, ma gli influencer non saranno trascurati, daremo loro un maggior numero di strumenti e metriche”.