La media company con i suoi brand ha inaugurato un percorso nelle nuove realtà digitali
Continua l’avventura dei brand Condé Nast nel web3 e nel metaverso.
Con ‘Metavanity’, Vanity Fair ha presentato all’interno della cornice della Biennale Arte di Venezia il suo primo museo nel metaverso: un avamposto culturale che amplifica la capacità di raccontare storie e un panorama editoriale inedito per rinnovare informazione e intrattenimento.
‘Metavanity’ è entrato a far parte dell’ecosistema di Vanity Fair, permettendo al brand di evolversi e di accreditarsi come mecenate di una nuova ondata culturale e creativa.
In quest’ottica Vanity Fair e Maison Valentino presentano Valentino The Party Collection 2022: un progetto che celebra l’inclusività 3.0 sviluppato con Unreal Engine e video realizzati in motion capture con tute Rokoko, dove look, accessori Valentino Garavani e storie prendono vita digitalmente.
All’interno di The Party Collection 2022 tre avatar metahuman diventano il simbolo di espressione di nuove forme di identità contemporanee con look audaci e raffinati per inaugurare la stagione delle festività.
Per visitarlo, basta scaricare sui propri dispositivi elettronici l’app Hadem, disponibile gratuitamente su iOS, Android e Windows Desktop. Ad oggi i download totali sono oltre 140.000 con un rate di gradimento di 4.4 su Android e di 5 su 5 su iOS. Il progetto è realizzato grazie a ValuArt, partner tecnologico di Vanity Fair per la creazione e lo sviluppo delle NFT e del meta-museo.
Il percorso nelle nuove realtà digitali di Condé Nast non finisce qui. Diversi i progetti che negli ultimi mesi hanno visto il coinvolgimento dei brand della casa editrice nel mondo del Web3 e nel metaverso.
Per Vanity Fair il primo passo è stato il lancio della copertina NFT a sostegno delle donne afghane. L’importo raccolto dalla vendita è stato interamente devoluto a Pangea, l’organizzazione no-profit che si occupa di assistenza alle donne afghane arrivate in Italia, amplificando l’iniziativa di sostegno #noisiamoaccoglienza.
Il secondo step è stata la presentazione di Vanity Player One, il primo avatar di Vanity Fair capace di indossare 4 look totali rispettivamente di Prada, Valentino, Dolce&Gabbana e SportMax; seguito poi da Metavanity oggi il palcoscenico per i clienti che hanno bisogno di creare un dibattito o contenuti di storytelling sulla cultura Web3.
Vanity Fair ha raggiunto anche un altro eccellente risultato raccogliendo più di 100.000 USD con un’asta nel mercato della crypto arte. Una serie collezionabile di quattro copertine realizzate da quattro artisti di talento emergenti della scena digital sono state messe all’asta e vendute, sul nuovo marketplace di Nft Apenft (che appartiene a Tron, colosso della blockchain).
Wired, in occasione dell’ultima edizione del Wired Next Fest quest’anno dedicata a “Il futuro della democrazia”, negli spazi esterni della Fabbrica del Vapore a Milano, ha presentato la mostra “100+2 – La storia di Wired vista da un’intelligenza artificiale” che ha ripercorso la storia del brand attraverso le oltre 100 copertine pubblicate finora. Grazie all’utilizzo della rete neurale MidJourney, sono state realizzate delle rivisitazioni di ogni copertina, create sotto forma di NFT dall’intelligenza artificiale.
Le cover realizzate sono state inserite sul marketplace Opensea e sono andate sold out in pochi minuti.
Il progetto è stato realizzato in collaborazione con Monogrid, società di produzione creativa specializzata in esperienze interattive e non convenzionali.
Inoltre, il numero di Wired Italia di ottobre 2022 è stato un unicum nella storia della rivista, in quanto la cover presentava una caratteristica senza eguali: a “disegnarla”, infatti, è stato un software di intelligenza artificiale.
E ancora Vogue Italia che continua a sperimentare l’innovazione grazie a Vogue Lab, e che già nel 2021, con sua la piattaforma dedicata alle nuove generazioni di creativi, ha messo in contatto i talenti selezionati con il movimento emergente della moda digitale. Grazie al coinvolgimento della comunità cripto e degli appassionati di Vogue in tutto il mondo è stato creato un ecosistema di comunicazione e un’esperienza con obiettivi culturali, educativi e di coinvolgimento.
Cinque brand di nuova generazione selezionati proprio da Vogue Italia hanno prodotto, in collaborazione con The Dematerialised, la versione digitale di alcuni capi della propria collezione, visibili sulla piattaforma e poi venduti in esclusiva utilizzando crypto valuta o valuta tradizionale sul sito di The Dematerialised. Ogni NFT acquistato ha permesso di piantare in collaborazione con Re:Earth una mangrovia in Madagascar. Il progetto ha riscosso un successo eccezionale: la collezione è andata sold out in 51 minuti.
Anche PhotoVogue ha fatto il suo ingresso nel mondo del Web3. Durante una virtual residency estiva, 81 artisti hanno imparato come entrare con successo in questa nuova realtà attraverso workshop digitali, mentorship e altre risorse.
I fotografi che hanno partecipato alla residency avevano il compito di creare progetti sui temi dell’equità e giustizia.
La collaborazione si è svolta con Voice, piattaforma a zero emissioni di carbonio per l’arte digitale focalizzata sugli artisti emergenti.