Per l’editore la necessità è rivedere immediatamente i costi senza stravolgere il personale mentre conferma la linea editoriale sull’informazione e per gli inserzionisti punta al target ‘giovani donne’. Nessun interesse per i periodici Rcs mentre sono in cantiere nuovi magazine
“In La7 ci sono dei rubinetti aperti che vanno chiusi rapidamente ma la linea editoriale non si tocca perchè funziona, come dimostrano gli ascolti”. Parola di Urbano Cairo che venerdì ha illustrato alla stampa i dettagli dell’acquisizione e le prime idee sul futuro della rete.
Un piano preciso ancora non c’è e verrà presentato probabilmente a giugno, “sarebbe presuntuoso pensare di avere la ricetta in mano senza ancora aver varcato la porta dell’azienda” ha detto il presidente di Cairo Communication, ma senz’altro il primo passo sarà intervenire sui costi (La7 solo nel 2012 ha perso oltre 60 milioni), senza però operare stravolgimenti a livello di personale, ha assicurato Cairo. Da questo punto di vista un contributo importante alla ristrutturazione è arrivato dalla stessa Telecom che assorbirà circa 60 dipendenti e garantirà a La7 una posizione finanziaria netta positiva per almeno 88 milioni di euro e un patrimonio netto di 138 milioni. Un buon punto di partenza per arrrivare al pareggio del bilancio in tempi ragionevoli.
Ripartire dagli ascolti. Nel palinsesto novità per la fascia pomeridiana e per le serate più deboli
Cairo sa che il punto di forza dell’emittente sono gli ascolti. “In prime time La7 ha raggiunto il 5,4% di share e nelle ultime due settimane il 6,5% mentre da inizio anno per 15 serate su 65 è stata la terza rete nazionale” ha sottolineato più volte durante la conferenza. Per questo motivo la linea editoriale focalizzata sull’informazione non verrà modificata, garantendo indipendenza e libertà d’espressione, ma saranno apportati dei piccoli cambiamenti al palinsesto: saranno potenziate la fascia pomeridiana dalle 15 alle 20 e le serate con gli ascolti minori. Quel che è certo è che la rete avrà un orientamento più femminile, con programmi rivolti in particolare al target donne 25-45 anni che tanto interessa agli investitori pubblicitari. Cairo ha poi voluto escludere qualsiasi interesse futuro per i diritti legati alle partite di calcio: costano troppo ed è difficile pareggiare la qualità offerta da Sky.
Raccolta adv, segnali positivi sul mese di aprile
Sul versante della raccolta (nel 2012 è stata di 179,1 mln lordi, -3,5% sul 2011) l’editore scommette in una ripresa del mercato, “vedo segnali positivi sul mese di aprile e confido nel secondo semestre, se non altro perchè si confronterà con gli ultimi 6 mesi disastrosi del 2012” ha dichiarato, e più in generale sulla qualità del target della rete. Ha inoltre confermato che Telecom Italia continuerà a investire in pubblicità su La7, un budget di circa 6 milioni di euro, ma non per frutto di un accordo, come si vociferava nei giorni scorsi, “ma perchè interessata al pubblico della rete”.
Fiducia è stata espressa all’attuale management, con il quale Cairo ha lavorato fianco a fianco negli ultimi anni, che verrà quindi probabilmente confermato mentre è stato escluso l’eventuale ingresso di altri soci, anche perchè il contratto siglato con Telecom prevede un lock-up di 24 mesi. Infine, riguardo al canale tv che dovrà essere lanciato con Feltrinelli (La7 ha una quota del 30%), l’editore ha detto “non ne so quasi nulla, ma ho un buon rapporto con Carlo Feltrinelli che incontrerò per vedere cosa fare”.
Editoria, allo studio nuovi magazine. Nessun interesse per i periodici Rcs
Non si ferma nel frattempo l’attività della Cairo Communication nello studio di nuovi prodotti editoriali. Riguardo al lancio di nuovi giornali, Cairo ha dichiarato “di aver in cantiere 4/5 progetti”. Nessun interesse invece per i periodici di Rcs in vendita: “Ho sempre pensato che i periodici sia meglio lanciarne di nuovi, come ho fatto finora, che non acquistarli” ha spiegato l’editore.
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