Essere una buona marca non basta, per mantenere la fedeltà centrale l’attenzione a percezione e contesto

01 Settembre 2014

Gentile lettore,
questo articolo è in un'area riservata ai soli abbonati al quotidiano Brand News.

Se sei abbonato puoi accedere con la tua login e password, oppure puoi richiedere informazioni sull'abbonamento scrivendo ad admin@brand-news.it o telefonando allo 393 9367226

Essere una buona marca non basta, per mantenere la fedeltà centrale l’attenzione a percezione e contesto ultima modifica: 2014-09-01T12:26:50+02:00 da Redazione

Previous Post Y&R e VML creano una fontana parlante per la campagna Drink Up

Next PostIceBucketChallenge a uso dei brand. Cosa funziona e cosa no

Essere una buona marca non basta, per mantenere la fedeltà centrale l’attenzione a percezione e contesto

Altre categorie

In evidenza

Le ombre sociali e tecnologiche della GenAI: PwC apre il dibattito sull’impatto per media e advertising

Dentro la nuova campagna di Rotoloni Regina: “la pianificazione contestuale ci aiuta a trattenere l’attenzione”

IGP Decaux completa la fusione con CCI e rilancia con una nuova strategia commerciale e soluzioni data-driven

Beko Europe riorganizza l’architettura dei suoi brand. Investimenti di marketing in crescita

Dal marketing al ‘mattering’: le strategie di comunicazione di Heineken per costruire la rilevanza dei brand

Essere una buona marca non basta, per mantenere la fedeltà centrale l’attenzione a percezione e contesto

Related posts

Altre categorie

In evidenza