Il report YouTube Culture and Trends, presentato nel giorno d’apertura di Cannes Lions, esplora le tendenze degli ultimi 12 mesi
Cosa resterà dei molti cambiamenti nelle abitudini di fruizione dei video prodotti dalla pandemia? Per Kevin Allocca, Head of Culture & Trends di YouTube, è forse un po’ presto per dire quanto profondi siano questi cambiamenti che, per altro, sono influenzati da “elementi culturali nei diversi paesi e non avvengono simultaneamente in tutti i mercati”, ma ci sono tendenze che sembrano candidate a restare, quella della ricerca di un maggior senso di comunità prima fra tutte. Il report, che viene presentato nel giorno d’apertura di Cannes Lions, esplora le principali tendenze emerse negli ultimi 12 mesi attraverso l’analisi di centinaia di video da ogni parte del mondo.
L’analisi dei comportamenti di 2 miliardi di spettatori restituisce uno scenario in cui l’emergenza sanitaria ha fatto esplodere il desiderio di usare i video per creare connessioni, guardandoli in tempo reale con altri come hanno fatto i 2 milioni di persone che hanno visto sul canale della Nasa l’arrivo della sonda Perseverance su Marte. “Il 73% delle persone dice di guardare video per rispondere a bisogni personali”, aggiunge Allocca sottolineando gli oltre 2 miliardi di visualizzazioni dei video ‘With Me’ per studiare, fare esercizio fisico o imparare qualcosa.
Lo streaming passa sempre più spesso dallo schermo delle TV connesse, trasformando le esperienze private in esperienze sociali: secondo il report di YouTube il 67% delle persone guarda contenuti del social video sulla TV mentre altre persone sono nella stessa stanza.
Contenuti autentici. Crollati i confini tra casa e lavoro, le persone hanno sentito meno la pressione di proiettare un’immagine di sé irrealistica, aspettando che altrettanto facessero i loro creator preferiti, che infatti hanno risposto moltiplicando la produzione di video dedicati a cause e temi sociali. Anche gli scacchi sembra abbiano perso l’aura d’élite per diventare un fenomeno di massa con visualizzazioni raddoppiate a livello globale, mentre il mondo del gaming in generale è diventato sempre più rilevante. Così come, secondo il report, sono cresciute le visualizzazioni di video che portano lo spettatore a vivere un’esperienza scavalcando i più tradizionali punti di vista con riprese in prima persona, mentre YouTube si è affermato anche nel mondo dei podcast consumati attraverso il formato audio-first.
Opportunità per i brand. Allocca sostiene che questi cambiamenti rappresentino “più opportunità per gli advertiser, la creatività e l’intrattenimento di rispondere al bisogno delle persone di sentirsi meno isolate”.
A proposito di pubblicità su YouTube, Ben Jones, Global Director di Creative Works, un nuovo team creato con l’obiettivo di aiutare i brand a ottenere migliori risultati, è intervenuto sul blog di Google per sfatare 5 percezioni false in fatto di annunci pubblicitari e suggerire altrettante best practice. Jones spazia dall’adv che non necessariamente deve sembrare tale all’approccio sperimentale che permette di imparare quali variabili incidano di più sul successo della campagna, ma soprattutto suggerisce di partire dal digitale per adattare poi il contenuto pubblicitario a tutte le altre piattaforme, TV inclusa e non fare il contrario.