La World Federation of Advertisers ha pubblicato l’Annual Report 2023 in cui riassume gli obiettivi raggiunti e le nuove sfide per i marketer
Un passo indietro in termini di diversity, equity e inclusion, qualcuno avanti in fatto di emissioni di CO2, una maggiore consapevolezza del ruolo dei marketer all’interno delle loro organizzazioni: Raja Rajamannar, Chief Marketing and Communications Officer di Mastercard e presidente WFA, riassume così alcune delle sfide affrontate dalla federazione globale degli investitori pubblicitari e riassunte nell’Annual Report 2023.
La raccolta e il racconto degli obiettivi raggiunti lascia anche spazio alle previsioni per il 2024 che, secondo Rajamannar, presenta 3 aree critiche: brand safety, purpose e tecnologia.
Assicurare la sicurezza dei brand rimane un punto cruciale nel panorama digitale, sottolinea il presidente WFA per il quale la priorità alla brand safety non è negoziabile. “Spero di vedere un maggior numero di team di marketing che integrano il risk management nei loro dipartimenti”, scrive Rajamannar ricordando la recente pubblicazione del Framework for Positive Marketing Behaviours.
Il presidente WFA si aspetta anche che più marketer sposino un marketing purpose-driven, con un’enfasi su inclusione e sostenibilità.
Della prima ha rimarcato i poveri risultati del DEI Census del 2023 che non hanno spostato una virgola rispetto al passato, della seconda il prossimo rilascio del Global Media Carbon Emissions Framework.
Quanto alla tecnologia, il focus non può che essere sull’IA, che permetterà alle aziende di ottenere insight più profondi sui comportamenti dei consumatori, di personalizzare le relazioni tra loro e le marche e di velocizzare il processo decisionale. Ma, ricorda il presidente WFA, con le opportunità arrivano anche le sfide, prima di tutte quelle sui dati e la privacy. Il report dà anche grande spazio alle diverse iniziative in corso, dagli studi sull’efficacia ai progressi in materia di misurazione cross-media, al ruolo del marketing per la sostenibilità.