Il 49% degli italiani è favorevole agli annunci pubblicitari mirati. E’ una delle evidenze che emergono dalla seconda edizione dello studio “The New Life of the Living Room”, presentato da RTL AdAlliance in collaborazione con Smartclip e Ad Alliance Netherlands.
Rispetto all’edizione dello scorso anno gli intervistati (si tratta di un’indagine quantitativa condotta su 8.532 persone di età compresa tra i 18 e i 64 anni in Italia, Germania, Francia, Spagna, Regno Unito, Paesi Bassi, Danimarca, Norvegia, Svezia e Finlandia) esprimono un sentimento più positivo nei confronti della pubblicità video.
Anzi, considerando la frammentazione del panorama SVOD e l’attuale incertezza economica, i consumatori europei vedono di buon occhio le offerte finanziate dalla pubblicità. Più della metà degli intervistati in tutti e 10 i mercati (56%) non sarebbe infastidita dall’inserimento di pubblicità se questo consentisse di accedere gratuitamente a programmi premium.
In generale, la ricerca conferma la tv come fulcro del salotto. Come nella precedente edizione del 2022, la domanda di dispositivi Connected TV continua a crescere mentre i contenuti in streaming rimangono la modalità più consumata. Il 97% degli italiani possiede un televisore (92% di tutti gli europei); il 67% ha acquistato una Smart TV negli ultimi 2 anni (54% nell’UE). Nel nostro Paese poi, si guarda la TV in compagnia più di qualsiasi altra Nazione. L’83% infatti guarda regolarmente la TV con altre persone.
La fruizione di video da parte degli spettatori europei è, però, cambiata: mentre lo schermo televisivo rimane il dispositivo preferito per la visione di contenuti video – l’81% degli italiani utilizza il televisore quotidianamente, rispetto al 77% dell’anno scorso. L’uso degli smartphone è aumentato (69%, con un aumento di 5 punti percentuali rispetto ai dati della precedente edizione). Le cifre relative all’utilizzo di PC (45%) e tablet (35%) rimangono invariate rispetto allo scorso anno.
I contenuti live sono quelli più guardati (69%), in leggero calo rispetto allo scorso anno. Le piattaforme VOD broadcast e YouTube hanno guadagnato terreno. I dati di utilizzo delle piattaforme SVOD rimangono stabili al 64% in tutti i mercati.
Il 79% degli spettatori italiani guarda quotidianamente la TV dal vivo, rispetto al 67% che utilizza quotidianamente contenuti SVOD e al 59% AVOD (incluso YouTube).
La frammentazione dell’offerta non è percepita benevolmente tra gli spettatori di tutta Europa, con una maggioranza schiacciante (75%) che dichiara di volere opzioni che diano accesso a tutti i contenuti, a pagamento e gratuiti, dalla stessa interfaccia, inoltre il 57% degli intervistati si sente talvolta sopraffatta dalla quantità di contenuti disponibili.
Aurélie Brunet de Courssou, Group Head Strategic Planning at RTL AdConnect, ora parte di RTL AdAlliance, commenta: «L’incremento dell’adozione di offerte video digitali e l’impatto degli annunci digitali sul grande schermo hanno creato notevole fermento nel settore pubblicitario. Nonostante il numero moderato di utenti per il segmento delle Connected TV finanziato dalla pubblicità, gli inserzionisti e le agenzie sono desiderosi di raggiungere segmenti di pubblico ben definiti. La varietà di piattaforme accessibili sta ampliando da un lato le opzioni e il numero di fornitori coinvolti, dall’altro sta creando un mercato frammentato caratterizzato dalla mancanza di misurazioni chiare. Queste caratteristiche uniche del mercato europeo necessitano la razionalizzazione e l’aggregazione delle offerte video e la ricerca per gli inserzionisti di approcci pubblicitari localizzati che siano in linea con le abitudini di consumo quotidiane degli utenti».