La verifica di terze parti svolgerà un ruolo fondamentale nel preservare la media quality nel digital audio
Frodi pubblicitarie e adeguatezza delle metriche di audibility sono le preoccupazioni che emergono tra gli esperti di media digitali in merito alla pubblicità digitale nel programmatic audio. Tuttavia c’è fiducia sulla capacità delle società di verifica di terze parti di affrontare queste sfide.
E’ quanto evidenzia il report “Amplifying Media Quality in Digital Audio” di Integral Ad Science, realizzato in collaborazione con YouGov.
Il report analizza il modo in cui gli esperti dei media si stanno impegnando con il digital audio come mercato in rapida espansione e mette in evidenza il ruolo svolto dalla verifica di terze parti nel mantenimento di standard di alta qualità per la pubblicità audio digitale.
Sulla base del report, queste priorità chiave guideranno gli inserzionisti nell’anno a venire:
● La stragrande maggioranza degli esperti di media pianifica di impegnarsi con le crescenti opportunità di pubblicità digital audio. Poiché l’interesse dei consumatori per il digital audio rimane forte, il 93% degli esperti di media afferma che probabilmente quest’anno utilizzerà la pubblicità audio digitale. Gli annunci audio digitali migliorano sia le performance che il branding, contribuendo ai risultati pubblicitari complessivi, con il 63% degli esperti di marketing d’accordo.
● Ci sarà una forte preferenza per l’acquisto di annunci in programmatic. I metodi di acquisto automatizzati stanno prendendo piede man mano che i marketer cercano efficienza e scalabilità nella pubblicità audio digitale, con il 73% degli esperti impegnati a negoziare posizionamenti di annunci audio via programmatic. Mentre editori e acquirenti di annunci passano dalle negoziazioni dirette a quelle automatizzate, i partner adtech si concentreranno sul portare la media quality nella pubblicità audio.
● Gli esperti di media sono speculativi sulle metriche di audibility, ma desiderano la comparabilità tra i vari mezzi. Quasi la metà degli esperti (45%) ha affermato che è importante confrontare le performance della campagna tra audio, display e video. Tuttavia, meno della metà degli esperti si sente sicura quando discute le metriche audio con i clienti. I criteri di audibility erano insufficienti per essere confrontati con la viewability, il che rende difficile per gli inserzionisti confrontare la performance tra i formati.
● Gli esperti di media sono in gran parte preoccupati per l’ad-fraud nel digital audio e concordano sul fatto che la verifica di terze parti possa affrontare queste sfide. Quasi nove esperti di media su dieci (87%) sono preoccupati o molto preoccupati per le frodi pubblicitarie nell’audio. Sebbene il desiderio di partecipare al coinvolgimento del digital audio sia alto, gli stessi esperti affermano di essere disposti a fare affidamento sulla verifica di terze parti per preservare la media quality prima di investire ulteriormente nella pubblicità audio digitale. In effetti, il 43% degli editori pubblicherebbe più annunci audio e il 31% degli acquirenti di annunci acquisterebbe più annunci audio con il supporto di una verifica di terze parti. Tale verifica può aiutare gli acquirenti di annunci a sfruttare le metriche degli annunci audio, fornendo approfondimenti sulle performance, sulla formazione del settore e ascoltando il feedback dei clienti per innovazioni future.
«Il digital audio è in piena espansione e i marketer vogliono disporre di metriche che garantiscano l’inserimento dei loro annunci nei migliori posizionamenti audio possibili – ha affermato Csaba Szabo, managing director Emea di IAS -. IAS è in grado di offrire una trasparenza completa all’ecosistema del digital audio e aiutare i marketer a fare in modo che ogni impression audio sia importante”.
Di recente, IAS e Spotify hanno annunciato una nuova partnership per creare una soluzione di brand safety di terze parti per gli inserzionisti di podcast.