Secondo la ricerca dell’Osservatorio Big Data & Business Analytics della School of Management del Politecnico di Milano, nel 2021 il mercato italiano della Data Science vale oltre 2 miliardi di euro e cresce del 13% rispetto all’anno precedente in cui la pandemia ha fortemente rallentato gli investimenti.
La crescita è trainata soprattutto dalla componente software, che registra un incremento del 17% (con punte di oltre il 30% per le piattaforme di Data Governance e Data Science & AI), e dai servizi di consulenza e personalizzazione tecnologica, che crescono in doppia cifra, mentre la spesa in risorse infrastrutturali aumenta meno della media del mercato.
La ripresa coinvolge tutti i settori merceologici, con investimenti in Data Management & Analytics in aumento di oltre il 10%. Assicurazioni, manifatturiero e telco & media sono i comparti che segnano la crescita più marcata.
Secondo la ricerca, quasi 8 grandi aziende su dieci lavorano all’integrazione di dati provenienti da diverse fonti interne o esterne e il 54% ha avviato almeno una sperimentazione in ambito Advanced Analytics (era il 46% nel 2020), mentre i data scientist sono presenti nel 49% delle grandi aziende, i data engineer nel 59%.
Nonostante la crescita di quest’anno per Carlo Vercellis, Responsabile Scientifico dell’Osservatorio, non è però ancora stato colmato il gap tra aziende già a buon punto nella valorizzazione dei dati e quelle all’inizio del percorso.
L’Osservatorio ha anche analizzato la maturità delle grandi organizzazioni in ambito Advanced Analytics rilevando che solo il 27% del campione può essere definito data-driven, mentre il 14% è in una fase sperimentale, il 28% è ai primi passi, il 16% sta ancora valutando idee e progetti e il 15% non ha alcun interesse per il tema data science.