La ricerca di Ogury, player del mobile adv, con Lumen Research, ha messo in evidenza la relazione tra attenzione e ricordo di marca attraverso 1.200 interviste in Usa e Uk a utenti tra i 18 e i 59 anni, con la registrazione dei movimenti oculari per tracciare ciò che effettivamente guardavano.
I risultati, che Ogury ha presentato anche in Italia, mostrano anche che i formati di Ogury riescono a suscitare un’attenzione significativamente maggiore rispetto all’outstream (2,5 volte) e alle attivazioni display mobile (5).
Sono formati progettati ad hoc per generare il più alto livello di attenzione, spiega Charlotte Diemer, Global Head of Insights di Ogury, con il 100% dei pixel visibili. “Lo studio dimostra che con meno di 2″ di attenzione il 60% degli utenti non riesce a ricordare il brand pubblicizzato”, aggiunge, sottolineando che solo un annuncio visto più a lungo permette di avere un “effetto brand recall”.
Per Diemer “essere visibili non corrisponde all’essere visto e l’attuale standard di viewability non può garantire che l’annuncio sia effettivamente visualizzato, né che generi attenzione”, convinta che “la viewability diventerà un indicatore obsoleto e che l’attention, invece, sarà presto il KPI che i brand dovranno ottimizzare”.
Ma anche il contesto conta: dopo due anni di pandemia le persone trascorrono più tempo online, sono esposte a un numero crescente di annunci, e sono diventate più esigenti nei confronti dei brand. “In Ogury riteniamo che brand ed editori debbano collaborare per garantire l’alta qualità dei contenuti offerti agli utenti, sfruttando formati multimediali non intrusivi e con cui l’utente desideri interagire, o garantendo ottime performance in termini di visibilità e memorabilità dei formati”.
Qui sotto i risultati della ricerca di Ogury e Lumen: scarica l’infografica.