Dal food alla tecnologia passando per il fashion e l’automotive: è evidente quanto i giovani tra gli 11 e i 25 anni siano in grado di influenzare gli acquisti di famiglia
MediaCom LAB,il dipartimento interno di MediaCom, ha realizzato in collaborazione con Skuola.net una nuova ricerca dedicata all’analisi della Generazione Z, non per cercare le differenze ma i punti di contatto con le altre generazioni, a cominciare da quella dei genitori, perché – come spiega Zeno Mottura, ceo di MediaCom Italia, dal cibo alla tecnologia, è evidente la capacità dei giovani tra gli 11 e i 25 anni “di influenzare gli acquisti di famiglia in tantissime categorie merceologiche”.
La ricerca fa emergere un forte coinvolgimento dei figli da parte dei genitori quando si tratta di prendere decisioni importanti per la famiglia o prima di un acquisto, rendendo partecipi anche i più giovani (11-13enni) e ascoltandone consigli e opinioni.
A tavola. Durante il lockdown l’influenza dei più giovani si è fatta sentire in maniera ancora più forte: secondo la ricerca il 65% dei giovani 11-24enni e il 61% degli 11-13enni è in grado di influenzare le scelte d’acquisto alimentari di tutta la famiglia, facendo vigere il principio secondo cui si mangia quello che vogliono loro e non quello che c’è in frigo o in dispensa. Da qui la spinta a nuove abitudini di consumo che hanno coinvolto tutta la famiglia, a cominciare dall’utilizzo di servizi eCommerce e home delivery, influenzando poi anche la scelta del cibo d’asporto dei familiari.
Nuove tecnologie sono entrate in casa sempre grazie all’insegnamento dei più giovani che hanno informato la propria famiglia sulle nuove tecnologie per la casa (58%), abbonamenti e servizi online (64%), console e videogiochi (70%). Il 28% degli 11-24enni e il 22% degli 11-13enni riesce a essere influente anche quando si tratta di acquistare un’auto, dal modello alla scelta degli accessori e del colore, mentre su alcune categorie, come abbigliamento e telefonia, la Gen Z non ammette l’intromissione dei genitori nella scelta della marca da acquistare.
Comprendere il presente. “Tutti parlano della Generazione Z e dei suoi interessi, generalmente cercando di evidenziare ciò che la distingue da quelle precedenti e provando a intercettare la direzione delle attività marketing e comunicazione dei brand nel prossimo futuro”, commenta Erik Rollini, managing director di MediaCom. “Insieme a Skuola.net abbiamo osservato i loro comportamenti, non tanto per prevedere il futuro, quanto piuttosto per comprendere al meglio il presente. Infatti, riteniamo che i giovani 11-25enni, pur non essendo il target specifico di alcune categorie merceologiche, siano influenti e influenzino tanto quanto, se non più, di un adulto. Questo è un aspetto che bisogna tenere necessariamente in conto quando si elaborano le strategie di comunicazione di brand e la scelta del linguaggio più consono da utilizzare”.
Informati. I ragazzi della Gen Z sanno essere anche seri e informati. Guardano la TV solo per poche ore e se internet è il mezzo preferito per rimanere aggiornati, il 48% afferma che la TV è la prima fonte per sapere quello che accade nel mondo e ammette di guardare il TG insieme ai genitori o ai parenti più prossimi. La salvaguardia dell’ambiente è uno dei temi cui sono più interessati e su cui cercano di sensibilizzare il resto della famiglia.
“Siamo di fronte a una generazione che è molto più influente di quanto gli adulti pensino”, commenta Daniele Grassucci, Co-founder e Direttore di testata in Skuola.net, sottolineando proprio la capacità della Gen Z di imporre la questione ambientale a tutta l’opinione pubblica. Anche lo stare sempre di fronte allo schermo dello smartphone, sostiene Grassucci, non è sinonimo di fuga dalla realtà, anzi “sono estremamente consapevoli dei veri problemi del mondo: salvare il Pianeta, trovare un lavoro a tutti, rivoluzionare la scuola”.