Nuovo capitolo di Stand Out In Culture, l’osservatorio che monitora opinioni, tendenze culturali e abitudini degli italiani. Il focus della prima indagine è sull’on demand
Initiative ha rilasciato unnuovo capitolo di Stand Out In Culture. L’obiettivo è comprendere come, nuove abitudini sorte in relazione a modalità di fruizione, piattaforme e tecnologie impattino le tendenze culturali e ne vengano vicendevolmente influenzate. Il focus della prima indagine è sull’on demand.
L’ON DEMAND PREFERITO PER CONTENUTI E INNOVAZIONE
Il 60% degli Italiani preferisce l’offerta on demand rispetto alla tv lineare per svariate motivazioni, la maggior parte relative all’offerta di contenuti e programmi: per la varietà e ampiezza dell’offerta (64%) innanzitutto, per la complementarietà dei contenuti considerati differenti da quelli tv (63%), per la loro esclusività (52%) e per la loro modernità e innovazione (53%). La flessibilità di fruizione non è più un requisito differenziante delle piattaforme on demand.
Secondo il 57% degli intervistati ogni piattaforma ha poi una propria area di forza specifica: questa gamma sfaccettata viene particolarmente apprezzata dalla Gen Z, che vede dall’offerta on demand dare spazio a temi non trattati dalla programmazione tradizionale (52%) e che si sente particolarmente rappresentata dalle tematiche raccontate (66%): le piattaforme on demand sono il luogo in cui creators e influencer possono esprimersi (46%), contribuendo a variegare l’offerta con voci nuove e inedite.
CATTURA ATTENZIONE
Il 50% dell’audience di contenuti on demand dichiara di prestare tutta la propria concentrazione a ciò che seleziona e decide di guardare: un dato significativo, in un contesto in cui la nostra soglia di attenzione, già più bassa di quanto si potrebbe pensare, si è ridotta ulteriormente con l’abitudine allo “scroll”. Questo perché i contenuti sono altamente personalizzati: il palinsesto per la metà del pubblico on demand è fatto su misura. Se l’offerta è considerata costosa per il 43%, c’è una sorta di equivalenza tra coloro che preferiscono pagare un abbonamento che elimini la pubblicità dalla visione (48%) e tra coloro disposti a guardarla per abbassare il canone mensile (47%).
NUOVI SPAZI PER I BRAND
Sappiamo come le serie tv siano in grado di creare entusiasmo e appassionare le audience: il 39% degli italiani valuta positivamente le marche che, tramite ad esempio limited edition o collezioni capsule, si avvicinino agli show più popolari. Le serie tv sono infatti in grado di influenzare il 32% nelle scelte d’acquisto (abbigliamento, make up, food…), grazie proprio alle marche che appaiono negli show, con cammei che sono apprezzati dal 36% degli intervistati. Più in generale, il 41% valuta molto positivamente i brand che si associano a contenuti che trattano tematiche vicine alle loro sensibilità.
In questo contesto i brand possono puntare ad un’integrazione molto coerente sfruttando la più ampia offerta di contenuti in modo da rafforzare il legame con segmenti di utenti culturalmente profilati e posizionarsi in maniera forte e chiara.