Secondo i dati dello studio finalmente il contributo dell’immagine Made in Italy all’economia del Belpaese ha raggiunto un valore economico proporzionato al PIL
Le politiche che influenzano l’immagine paese condotte negli anni passati hanno dato i loro frutti consentendo al brand Italia di raggiungere un valore economico coerente con il PIL e la percezione del paese sembra essersi allineata con la realtà: è quanto emerge dalla classifica Brand Finance Nation Brands 2018, che ha rilevato i dati nell’aprile scorso, posizionando il nostro paese all’8vo posto nel ranking con un valore di 2,2 triliardi di dollari.
Però adesso il contributo dell’immagine paese all’economia sta rallentando: dopo il +33% messo a segno nel 2017, quest’anno la crescita è stata solo del 9%, allineata a quella di paesi come Francia, Canada e Corea, migliore di Giappone e India che crescono solo del 5% ma decisamente inferiore a quella di USA, Cina, Germania e UK che crescono a doppia cifra.
“Finalmente i dati che raccogliamo annualmente ad aprile indicano che il contributo dell’immagine Made in Italy all’economia del Belpaese ha raggiunto un valore economico proporzionato al PIL”, commenta Massimo Pizzo, managing director Italia di Brand Finance, sottolineando come “dopo aver raggiunto faticosamente il punto zero, cioè l’ottava posizione in classifica, è responsabilità dell’attuale governo migliorare, conservare o peggiorare il ranking e quindi l’attrattività del brand Italia”.
La percentuale che viene applicata sulle prospettive di PIL tiene conto di 31 indicatori per stimare l’attrattività del Made in Italy, dal turismo alla qualità della vita, dall’etica al fare business ed è calcolata in maniera sintetica da Brand Finance tenendo conto dell’impatto solo per 3 macro-settori: agricoltura, manifattura e servizi.
USA e Cina al top. La prima posizione in classifica è occupata dagli USA, il cui brand value è cresciuto del 23% rispetto al 2017, con un brand value di quasi 26 triliardi di dollari, mentre la Cina mantiene la 2da posizione con quasi 13 triliardi di dollari e cresce del 25%. La Germania consolida la 3za pozione con 5,1 triliardi di dollari e un incremento del 28%, mentre l’UK si posiziona al 4to posto con un brand value di 3,8 triliardi di dollari e una crescita del 20% rispetto allo scorso anno.