Il programmatic è ancora pieno di problemi e ANA lancia una RFP per avviare un nuovo studio

L’Advertising National Association (ANA) americana ha annunciato di voler lanciare uno studio completo sul programmatic media buying, ecosistema che l’associazione descrive come “pieno di problemi, inclusa la poca trasparenza, la responsabilità frammentata tra tanti player e la complessità stordente”.

Il primo passo è quindi la request for proposal lanciata per cercare un consulente in grado di condurre lo studio.

Secondo la RFP, nel 2021 la spesa pubblicitaria in programmatic, a livello mondiale, è sulla buona strada per superare i 200 miliardi di dollari (a livello mondiale) e i media digitali rappresentano oggi il 56% della spesa pubblicitaria globale. Tuttavia, sostiene l’associazione, solo tra il 40 e il 60% dei budget investiti dagli inserzionisti arrivano realmente ai publisher, disperdendosi su supply chain non ancora del tutto trasparenti.

“I marketer non hanno una visione completa delle loro supply chain programmatiche e la mancanza di piena trasparenza sulla distribuzione e la qualità degli annunci sta indebolendo la loro capacità di ottimizzare completamente gli investimenti per generare una maggior crescita del business”, dichiara nel comunicato ANA il CEO Bob Liodice, sottolineando che questa mancanza di trasparenza “sta costando agli inserzionisti miliardi di dollari in sprechi”.

L’iniziativa di ANA è sostenuta da Incorporated Society of British Advertisers (ISBA) e da World Federation of Advertisers (WFA), di cui fa parte anche UPA.

Tra gli obiettivi dello studio, ANA cita la possibilità di guidare la crescita di business e brand grazie all’eliminazione di spese inutili e improduttive; rendere la supply chain dei media digitali comprensibile, altamente trasparente e analiticamente ricca; istituire soluzioni correttive e standard per la industry che abbiano una sostenibilità a lungo termine; determinare se siano necessari organismi di supervisione del settore per garantire l’integrità dell’ecosistema programmatic; migliorare il processo decisionale dei marketer.

Rispetto agli studi precedenti, questa volta l’obiettivo è espandere la dimensione e la portata dell’analisi da advertiser-to-publisher ad advertiser-to-consumer e dall’open web soltanto a tutte le piattaforme di trading programmatico.

Le presentazioni sono attese entro l’inizio di giugno per la selezione di una rosa di candidati che sarà successivamente invitata a fare le presentazioni formali per definire durante l’estate il vincitore che avvierà il lavoro sul campo.

Il programmatic è ancora pieno di problemi e ANA lancia una RFP per avviare un nuovo studio ultima modifica: 2021-04-30T11:38:42+02:00 da Redazione

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