Gli italiani alla ricerca di fonti di intrattenimento online. Opportunità per Prime Video, Netflix e Disney+
Nella seconda wave della ricerca di Havas Media su come il coronavirus sta cambiando le nostre abitudini alcuni comportamenti si consolidano.
La cucina che era già tra le attività a cui gli italiani si dedicavano maggiormente sale ora al primo posto. Il tempo speso ai fornelli aumenta sensibilmente per il 58% degli italiani, guadagnando 14 punti rispetto alla prima rilevazione.
Tra le immagini maggiormente correlate all’hashtag ufficiale della quarantena #iorestoacasa troviamo infatti foto di piatti, pizze e torte fatte in casa. Per gli italiani il buon cibo rimane una priorità, e per i brand che offrono servizi e prodotti in questo ambito si aprono importanti opportunità per fare sentire la loro vicinanza alle persone e creare delle ‘media experience’.
Aumenta anche il tempo passato online: con una vita sociale fuori casa azzerata, gli italiani ricercano fonti di intrattenimento sia con short video in streaming sia con formati più lunghi. Il 35% delle persone intervistate dichiara di aver scaricato app di intrattenimento nelle ultime 2 settimane. Si confermano dunque interessanti opportunità anche per le piattaforme di entertainment, come ad esempio Prime Video, Netflix e la più recente Disney+.
Un altro dato interessante è l’aumento dell’ascolto di musica via web: il 43% degli intervistati dichiara di averne aumentato l’ascolto. Anche la radio online ha visto una crescita (+11 punti sulla wave precedente). Grazie alla loro versatilità nel poterle ascoltare su differenti device e alla quantità di contenuti prevalentemente gratuiti che mettono a disposizione, le piattaforme di musica online e le emittenti radiofoniche accompagnano gli italiani nei diversi momenti della giornata. Diventano così un vero e proprio passatempo (20%) che aiuta gli utenti a distrarsi e talvolta a evadere dalla routine della vita in quarantena (26%).
Aumenta inoltre il tempo speso sui tradizionali social network: +14 punti rispetto alla wave precedente. Le attività principali sono la lettura di articoli e news dai profili delle testate (46% degli intervistati), guardare dirette su Instagram e Facebook (18%) e messaggiare con parenti e amici in privato (36%). Su quest’ultimo punto è interessante notare che si va spesso oltre al semplice invio di un messaggio o a una chiamata: la ricerca di socialità spinge le persone verso il bisogno di vedersi e di organizzare qualcosa insieme. Il 30% del campione dichiara di aver scaricato le applicazioni di chat video come Zoom o Houseparty, utilizzate per aperitivi e dopocena virtuali.
Per il mondo delle app che erogano servizi c’è dunque una grande opportunità di farsi conoscere dagli utenti ed entrare a far parte della loro quotidianità, e rimanerci anche una volta finita la quarantena.
La prossima wave verrà lanciata dopo Pasqua per indagare e approfondire altri aspetti di questa nuova normalità.