Gfk ha condotto uno studio globale per indagare le nuove sfide per i responsabili marketing
Nonostante le turbolenze macroeconomiche e geopolitiche, i responsabili marketing guardano con ottimismo al futuro: il livello di fiducia è alto, sono propensi a investire in attività di brand building a lungo termine e riescono a proteggere il proprio budget. Ma ciò che emerge dal nuovo “CMO Outlook Report” di GfK non è tutto rose e fiori: il report evidenzia anche un enorme divario tra le aspettative dei marketer e quelle dei consumatori in termini di sostenibilità.
Secondo lo studio (basato su su 633 interviste a un campione globale di responsabili marketing senior appartenenti ad aziende con un fatturato annuo superiore a 50 milioni di dollari o con più di 250 dipendenti) più di due terzi (70%) degli intervistati investe oltre la metà del proprio budget in iniziative a lungo termine, quali ad esempio campagne di brand building.
Tra i CMO, questa percentuale sale al 78%.
INSIGHT IN TEMPO REALE
Per il report, i CMO europei sono dei precursori degli insight in tempo reale. Il 61% di loro dichiara infatti di ricevere insight operativi immediatamente dopo la raccolta dei dati, o comunque in tempi brevi.
Solo il 3% sostiene che la generazione di insight richiede troppo tempo per essere utile. Le aziende più grandi sembrano avere un vantaggio: più grande è l’azienda, più alta è la percentuale di insight generati in tempo reale.
L’Europa è in testa, con il 33% dei marketer che afferma di ricevere insight in tempo reale, rispetto alla media globale del 26%.
L’integrazione dei dati è il principale ostacolo all’ottenimento di insight in tempo reale, come dichiarato da un terzo del campione a livello globale. Complessivamente, il 44% dichiara di voler ottenere maggiori actionable insight, mentre il 42% mira a migliorare l’integrazione dei dati nelle proprie aziende.
L’USO DELL’AI
Anche l’AI sta trasformando il modo di lavorare di chi si occupa di marketing. Quasi la metà dei CMO a livello mondiale (45%) afferma di utilizzare già l’AI, mentre il 40% conosce o utilizza i modelli di Machine Learning.
L’adozione di ChatGPT è stata rapida: il 36% degli intervistati lo stavano già utilizzando a marzo 2023.
Inoltre, i marketer che lavorano nelle grandi aziende hanno maggiore familiarità con questa tecnologia e sono anche molto più propensi a essere early adopter rispetto a chi lavora nelle aziende più piccole.
SOSTENIBILITA’: DIVARIO DI PERCEZIONE
La sostenibilità è al centro dell’agenda dei CMO: il 42% dichiara che la sostenibilità e la tutela dell’ambiente sono parti importanti del proprio brand.
Tuttavia, sembra esserci un divario nel modo in cui i marketer percepiscono il pubblico: solo il 30% degli intervistati pensa che i loro consumatori si aspettino che si occupino di sostenibilità.
D’altra parte, lo studio globale GfK Consumer Life rileva che la maggior parte dei consumatori (73%) si aspetta che le aziende intraprendano azioni responsabili dal punto di vista ambientale. Si tratta di un enorme divario di percezione. Una possibile spiegazione potrebbe essere che i brand tendono a vedere la sostenibilità come un’iniziativa aziendale piuttosto che di marketing. Almeno il 24% dei marketer globali è d’accordo con questo, soprattutto tra le aziende nordamericane.