EY ha intervistato circa 50 responsabili della comunicazione di alcune delle più importanti aziende del Paese, con l’obiettivo di comprendere come brand, reputazione e comunicazione aziendale continuino ad evolvere e quali siano le sfide per il futuro
L’88% dei responsabili della comunicazione considera strategica la propria funzione per il posizionamento dell’azienda, un aumento significativo rispetto al 61% dell’anno scorso. Questo riconoscimento si riflette nell’integrazione della comunicazione con l’ecosistema aziendale: l’87% degli intervistati ritiene che la propria funzione sia ben integrata con leadership, HR, business e finance. Inoltre, il budget destinato alla funzione è aumentato per il 35% degli intervistati.
E’ quanto emerge dalla terza edizione dell’indagine “Leader della comunicazione 2024” realizzata da EY in collaborazione con SWG, che ha coinvolto circa 50 responsabili della comunicazione di alcune delle più importanti aziende del Paese.
«In un mondo che si trasforma a un ritmo sempre più accelerato – commenta Alessandro Vanoni (nella foto), direttore brand, marketing & communications di EY in Italia – la comunicazione aziendale si dimostra matura e con le idee chiare: sa cogliere le sfide dell’AI, mettendo le nuove opportunità al servizio di costruzione e mantenimento della reputazione; è integrata internamente con tutte le funzioni e ha come stakeholder trasformativo ceo e leadership aziendale; ma soprattutto è sempre più consapevole del contesto interno ed esterno e della necessità di adattarsi con una rapidità e flessibilità inedite sia nel modificare i piani di breve, sia nell’aggiornare e ampliare il proprio brand nel medio e lungo termine».
PIANI FLESSIBILI
Il 90% degli intervistati afferma che il piano di comunicazione e marketing tiene conto dei cambiamenti nell’economia, nella società e nella politica in modo approfondito. Di conseguenza, il 98% degli intervistati ha adottato un piano flessibile che viene rivisto ogni mese (23%) o ogni tre mesi (27%). Questa capacità di adattamento è stata cruciale negli ultimi due anni, durante i quali ben il 54% delle aziende ha anche realizzato o pianificato un brand refresh, concentrandosi su elementi come la revisione grafica (53,8%), l’aggiornamento dei valori (38,5%) e l’espansione su nuovi prodotti e servizi (38,5%).
OBIETTIVI
Il 67% delle aziende intervistate identifica nella costruzione e nel mantenimento della reputazione aziendale l’obiettivo principale della comunicazione esterna. La promozione di prodotti e servizi è considerata prioritaria dal 19% degli intervistati, mentre la gestione delle relazioni con gli stakeholder è importante per il 14%. Tra i temi ritenuti più rilevanti per la comunicazione del futuro ci sono ESG e valori (42%), innovazione e trasformazione digitale (31%), prodotti e servizi (19%), e risultati e performance (8%).
L’AI
Un altro dato rilevante riguarda l’adozione dell’intelligenza artificiale (AI) nella comunicazione aziendale. Il 45% dei responsabili si dichiara estremamente o molto fiducioso nell’impiego dell’AI per rendere la comunicazione più strategica. L’AI è vista come uno strumento per aumentare la produttività e ridurre le attività time consuming, con il 44% degli intervistati che ritiene prioritario sviluppare competenze nell’uso quotidiano dell’AI e il 35% che si sta focalizzando sullo sviluppo di una data driven strategy.
Tuttavia, il 65% dei responsabili segnala difficoltà nel ripensare e reinventare la direzione a causa di risorse limitate (65%) e resistenza al cambiamento (40%). Nella trasformazione della funzione, i fattori ritenuti più importanti sono innovazione e creatività (71%), risultati misurabili (58%), velocità di adattamento (54%) e coerenza con i valori aziendali (50%). Per il 100% dei rispondenti, CEO e leadership sono gli stakeholder più coinvolti nella trasformazione della funzione.