Che il prodotto sia buono è un dato scontato. Si chiede attenzione ad ambiente, territorio, persone
Nel nuovo scenario sociale e di consumo secondo Eumetra MR le aziende dovranno dimostrare più equilibrio, rinunciando all’innovazione non necessaria – “lasciate perdere la ‘variante al limone’ e puntate su un posizionamento forte”, ha detto Fabrizio Fornezza, partner dell’istituto di ricerche – per una maggiore attenzione all’ambiente, al territorio, alle persone. Sulla base delle ricerche realizzate prima, durante e dopo il lockdown Eumetra MR ha presentato nel corso di un webinar la sua lettura del nuovo contesto social, economico e dei consumi affrontando anche le ricadute su marca e comunicazione.
Alle imprese gli italiani, provati dalla pandemia, chiedono l’assunzione di una maggiore responsabilità sociale e aiuto per vivere meglio, azioni concrete per l’ambiente, i problemi sociali del territorio e i dipendenti. “Che il prodotto sia buono è un dato ormai scontato”, ha sottolineato Remo Lucchi, Presidente dell’Advisory Board, mentre l’ecologia non è più considerata un lusso, ma una necessità.
La comunicazione giocherà un ruolo importante nella costruzione del prossimo futuro: “durante il lockdown il sociale si è fatto messaggio, cassa di risonanza del clima emotivo e sociale”, ora deve trovare un senso a quello che è accaduto e che accadrà fornendo inediti sistemi di riferimento”, ha spiegato Anna Tagliabue.
Cambia il ruolo della marca, che diventa progetto, e di conseguenza la pubblicità assume una funzione più strategica, spostandosi dai micro-obiettivi di vendita ai macro-obiettivi di costruzione della marca. “Si aprono fior di opportunità di sviluppo, perché la marca potrà offrire cose inaspettate”, ha aggiunto Tagliabue. La pubblicità dovrà avere una funzione “educativa”, far usare la testa a chi la vede, sostenere e informare il cliente. L’emozione fine a sé stessa è sempre più debole, la pubblicità non solo vetrina dei prodotti, ma rappresentazione della realtà in nuovi territori identificati dalle ricerche.
Crisi veloce, interventi veloci: è il suggerimento di Fornezza per il quale nei prossimi mesi sarà importante rivitalizzare l’esperienza di acquisto sul punto vendita fisico (“sicuro ma emozionante”), fare un upgrade emozionale dell’eCommerce che deve crescere sul fronte dell’experience (“sempre funzionale, ma più relazione ed emozione”), tornare alla pressione promozionale degli anni 2008/2014 “creando il senso che sia il momento giusto per comprare”, contrastando il “mood parsimonia di massa”, trasferendo innovazione necessaria “lasciando stare la ‘variante al limone’ e puntando su un posizionamento forte”. La comunicazione sarà distintiva, abbandoni i luoghi comuni e soprattutto resista alla prova dei fatti, “la sostenibilità non è solo valori, ma aiuto concreto alle persone”, aggiunge Fornezza.
Orgoglio italiano: è un tratto nuovo uscito dal periodo della pandemia è una tendenza costante (misurata da tempo anche dall’Osservatorio Immagino), ma costante e si riflette in nuovi stili di acquisto. I rispondenti dichiarano che compreranno di più prodotti italiani e sceglieranno l’Italia come destinazione di vacanza con un senso di solidarietà nazionale e il desiderio di collaborare con i consumi alla ripresa economica.