Causa Covid-19 da inizio anno c’è già stata una perdita del 14% pari a €19 miliardi. La classifica è dominata da brand del lusso con in testa Gucci, che con Enel e Generali sono i marchi con la maggiore crescita. Poste Italiane diventa il brand assicurativo più forte del mondo
Gucci è ancora il brand italiano che produce maggiore valore economico, mentre Ferrari il più forte, cioè il più influente. E’ quanto emerge dal Top 10 Brand Finance Italy 50 2020, la classifica delle marche italiane per valore finanziario da immagine e reputazione.
Rispetto allo stesso mese del 2019, a gennaio 2020 il valore dei top 50 brand italiani è di 143 miliardi, in crescita del 6%, ma a causa dell’emergenza coronavirus da inizio anno c’è già stata una perdita del 14% pari a €19 miliardi.
L’attuale impatto economico negativo del coronavirus è dovuto soprattutto alla riduzione della capacità sia di acquisto dei consumatori sia di produzione delle imprese piuttosto che all’indebolimento dell’immagine & reputazione dei brand, la cui forza al momento potrebbe essere sostanzialmente analoga a quella di qualche mese fa.
Solo l’anno prossimo saranno visibili in maniera più chiara gli effetti della crisi sui singoli brand.
Fatto salvo l’impatto economico negativo che subiranno la maggior parte dei brand a causa della riduzione di potere di acquisto, già nei prossimi mesi potrebbero emergere evidenze sul rafforzamento o sull’indebolimento di brand in grado di soddisfare o meno le nuove esigenze dei consumatori post-covid. Infatti proprio lo shock provocato dalla pandemia modificherà alcuni driver di acquisto.
Oltre al prezzo, in questa fase sono in molti a scommettere sulla sempre maggiore rilevanza per i consumatori di una vera responsabilità sociale d’impresa e di uno scopo del brand in grado di produrre profitto portando benefici alla collettività.
La Brand Finance Italy 50 2020 è composta soprattutto da brand di lusso, in particolare abbigliamento e auto, il cui valore originato da immagine & reputazione tende mediamente a contribuire a metà dell’intero valore di impresa.
Gucci, dopo il restatement effettuato sul valore del trademark ed una crescita del 26% rispetto allo scorso anno, alla data del 1 gennaio 2020, con una valore pari a €15,9 miliardi si conferma il brand italiano che origina maggiore valore economico grazie a immagine e reputazione.
Con un valore di €10,7 miliardi, il brand Enel sale quest’anno in seconda posizione sia grazie all’incremento del 20% del valore sia al contestuale peggioramento del trademark Eni. Le ottime performance di Enel sono originate dalla strategia di marca che ha portato Enel, con un brand rating AA+, ad entrare nella top 10 delle utility più forti del mondo.
Enel è oggi l’unico brand europeo a raggiungere un così elevato livello di influenza sulle scelte dei consumatori.
Il brand Ferrari con un incremento del 14% raggiunge il valore di €8,2 miliardi, salendo così in quarta posizione in termini di valore del trademark. Con uno score della forza del brand pari a 94,1 su 100, e un relativo brand rating AAA+, Ferrari si conferma ancora una volta il brand più forte del mondo. Cioè il brand che, messe a confronto con pari è competitor la gestione del marketing mix, il ritorno di immagine e il ritorno commerciale, raggiunge lo score più elevato in assoluto.
Il comparto Bancario assicurativo segue quello del lusso in termini di valore finanziario complessivo nella Brand Finance Italy 50 2020. Generali, grazie ad una crescita del 20%, raggiunge il valore di €7,3 miliardi salendo così in quinta posizione.
Il valore del brand Poste Italiane, il cui business assicurativo genera la maggior parte del valore del marchio, è rimasto sostanzialmente invariato rispetto allo scorso anno.
Ma il rafforzamento del brand di 6 punti percentuali, ha portato Poste a diventare il brand assicurativo più forte del mondo, con uno score pari a 85,5 su 100 e il corrispondente Brand Rating estremamente forte AAA.
Poco performante anche l’alimentare dominato da i brand del gruppo Ferrero – con brand estremamente forti come Nutella, Kinder e Ferrero stessa – e da Barilla.
Tranne Lavazza e San Pellegrino, che sono cresciuti di circa il 15%, quasi tutti gli altri brand del comparto presenti in classifica hanno avuto una crescita sostanzialmente in linea con la media della Italy 50 2020.