Alessandro Villoresi, chairman di Wavemaker, fa il punto sull’andamento dell’agenzia e degli investimenti pubblicitari. Per il 2023 la stima sul mercato è flat o in leggero calo
Per l’agenzia che fa capo a GroupM, il 2022 dovrebbe chiudersi benino, ma non così bene come preventivato a inizio anno. “Wavemaker fa il suo corso e siamo soddisfatti”, ha dichiarato Alessandro Villoresi, chairman di Wavemaker, a margine della conferenza stampa per la presentazione della nuova campagna di Rotoloni Regina.
Una soddisfazione che nasce dall’acquisizione dei budget L’Oréal e della parte digitale di Sky – in attesa che si chiuda la gara per il media di BMW in cui l’agenzia è in finale con Dentsu – che compensano la flessione del mercato.
Meno positivo il giudizio di Villoresi sull’andamento degli investimenti pubblicitari. “Il trend positivo degli investimenti si è interrotto a giugno, luglio è stato negativo anche a causa del confronto sfavorevole con luglio 2021, che aveva goduto della combinata di Europei di calcio e Olimpiadi. Agosto, poi, non ha dato particolari segni di ripresa, mentre la situazione a settembre cambia di settimana in settimana”, ha aggiunto. E se negli ultimi anni il mercato ha sempre dato un colpo di coda positivo nell’ultimo trimestre, “quest’anno ancora non si è visto alcuno scostamento”.
Secondo il manager, i Mondiali di calcio a dicembre porteranno solo un incremento marginale degli investimenti pubblicitari perché gran parte di chi investe lo avrebbe fatto comunque.
Tuttavia, alla luce della situazione geopolitica e dei consumi, la situazione sarebbe potuta essere peggiore. Per il 2023 la stima è flat o in leggero calo, in un momento in cui le previsioni sono costantemente in revisione a causa del clima di incertezza.