Si è conclusa sabato l’edizione 2023 de Linkontro, tradizionale appuntamento organizzato da NIQ (NielsenIQ) che riunisce la comunità del largo consumo.
All’edizione di quest’anno hanno partecipato circa 800 persone, di cui oltre 600 manager in rappresentanza di 200 aziende. Sul palco hanno presenziato personalità come Lucrezia Reichlin della London School of Economics che ha raccontato giovedì le trasformazioni in atto e il futuro dell’economia e ha messo in guardia su come un tasso d’interesse reale troppo alto possa penalizzare i consumi. Un tema su cui la Bce dovrebbe ragionare. Reichlin ha dichiarato di non essere molto ottimista, perché per una famiglia di basso e medio reddito lo shock del 15% di inflazione è insostenibile e il debito italiano del 140% è preoccupante.
Venerdì è stata la volta di Giuseppe De Rita, presidente Censis, che in materia di consumi ha parlato di «un approccio più raffinato ed elitario, che non si limita all’ultimo telefonino: si cerca di acquistare orologi e auto di lusso, ma accessibili. Una specie di fuga laterale rispetto al diventare adulti. Ci si crea ricchezza che non si ha e ci si rifugia in specifici comfort. L’Italia è in stato di eterna latenza e preadolescenza. Siamo sospesi e senza obiettivi, ci sollazziamo su alcune cose e illudiamo su altre. Di fatto non stiamo andando avanti come Paese».
Sabato mattina è stata invece la volta dei rapporti di filiera, tra agricoltura, aziende e distribuzione moderna. Un triangolo da sempre conflittuale dove però Marco Travaglia, c.e.o. di Nestlé Italia ha ribadito che «Nessuno vince da solo. Bisogna fare sistema. E guardare all’Europa affinché vengano salvaguardate le filiere attraverso una forte rappresentanza.
La prossima edizione de Linkontro si terrà dal 16 al 19 maggio 2024 con titolo provvisorio “Incontro tra intelligenza e saggezza”.
Matteo Bonù (NIQ) focus su innovazione di prodotto, accelerazione tech/digital, trasformazione retail e sostenibilità
La metafora della barca ferma nel mare che quindi è impossibilitata dal governare. Oppure quella dello skipper che non decidendo sulla rotta lascia la barca/azienda in balia delle onde/eventi. In questo modo Matteo Bonù, global client business partner NIQ, ha sottolineato come le aziende siano costrette a muoversi.
«Quattro i temi su cui l’azienda deve indirizzarsi: innovazione, anche di prodotto; l’accelerazione tecnologica e digitale (in particolar modo verso l’IA); trasformazione del retail; sostenibilità».
Matteo Bonù ha poi portato alcuni esempi di tipologie di punti vendita innovativi, come i negozi senza addetti (verso questa tipologia il 34% dei francesi non pare interessato, mentre in Italia solo l’8% degli intervistati non sono interessati) dove l’insegna di prossimità Family Mart in Giappone aprirà entro un anno e mezzo 1.000 store senza personale.