Il Forum WPP The European House Ambrosetti si è chiuso con uno sguardo al futuro, quello di 4 giovani donne, manager, imprenditrici e ricercatrici che con le loro esperienze hanno dimostrato che inclusione e sostenibilità declinate al femminile non sono l’eccezione, ma la regola. Queste le loro ‘lessons learned’.
Conservare e controllare l’energia: è la missione di Enass Abo-Hamed, nata in Palestina, studi in UK, imprenditrice con H2GO, spin-off dell’Università di Cambridge che sta sviluppando tecnologie per conservare e controllare le energie prodotte da fonti rinnovabili. Per Abo-Hamed essere circondata da una cultura che punta all’innovazione moltiplica i progressi, individuali e collettivi.
Le molte dimensioni della sostenibilità sono state sottolineate da Camilla Crotti, consultant The European House – Ambrosetti: diversità, inclusione e l’age gap che in Italia è molto forte e che Crotti ha sperimentato personalmente per mancanza di investimenti sulla formazione in Italia.
“L’ecosistema aiuta”, ha detto Crotti, ma in Italia la capacità di fare germogliare le idee del futuro deve superare il problema della burocrazia e affrontare il tema della collaborazione tra la politica e tutti gli altri stakeholder.
Se insegui i consumatori, sei finito, se li anticipi diventi leader: per Irini Komadikis, Marketing Director BU South AB InBev, gli obiettivi di sostenibilità della multinazionale della birra sono anche un affare di business. E fanno parte del DNA dell’azienda: il CEO conta, dice, ma conta ancora di più l’idea che ognuno possa fare la sua parte, non importa il sesso, l’età o il ruolo.
Donne e tecnologia, non sempre è una sconfitta: Francesca Santoro, Principal Investigator – Tissue Electronics Lab IIT, lo dimostra con il suo lavoro – creare biomateriali per la salute, microchip interfacciati con pelle o cervello – e con la sua squadra fatta al 90% di donne “nonostante si tratti di un laboratorio di ingegneria”. Per Santoro promuovere le carriere femminili e dei ricercatori più giovani passa anche dalle attività di mentoring, dalla costruzione di network, dalla cooperazione e dall’open innovation, con una grande dose di resilienza per non farsi abbattere dalla burocrazia.
