Il loro rapporto con il digitale e le loro abitudini di consumo in una ricerca di Nielsen per Yahoo
Chi sono i cosidetti Millennials? Anagraficamente parliamo dei giovani nati tra gli anni 80’ gli anni Zero, che corrispondono a circa 11,2 milioni di Italiani che, fin da piccoli, hanno avuto a che fare con Internet. Quale sia però il loro rapporto con il digitale e quali le loro abitudini di consumo lo spiega una ricerca realizzata da Nielsen per Yahoo intervistando un campione di 1.510 utenti tra i 18 e 34 anni.
Dallo studio emerge che il 74% di loro (8,3 milioni) è abitualmente connesso. Ogni mese trascorrono online un tempo pari a 66 ore.
Il device per eccellenza dei Millennials è lo smartphone sul quale trascorrono mediamente 2 ore e 22 minuti al giorno. Attraverso questi mezzi rimangono connessi a Internet il 70% del tempo (social network e istant messagging, app, giochi e video). Solo per il 17% del tempo vengono utilizzate le app che non richiedono connessione come, ad esempio, la fotocamera o la musica. A dimostrazione che il termine “telefonino” è ormai obsoleto: l’utilizzo delle funzioni telefoniche (telefonante, SMS/MMS) rappresenta solo il 13% del tempo passato con il proprio smartphone.
I Millennials sono cresciuti nell’era del consumismo caratterizzato da un’alta propensione alla spesa a cui non rinunciano nemmeno in tempi di crisi: la maggior parte di loro (69%) sceglie in autonomia i prodotti da acquistare, dimostrando una elevata sicurezza decisionale e preferenze ben definite.
Il 55% dei Millennials vive ancora in casa con i genitori ma non tutti lo fanno per reali esigenze economiche: il 26%, infatti, fa questa scelta per potersi assicurare un miglior stile di vita e il 17% lo trova più comodo per non occuparsi della gestione della casa. Il 16% vive invece da solo, un altro 16% ha formato una nuova famiglia senza figli e solo il 13% ha invece uno o più bambini.
Analizzando l’approccio che i Millennials hanno rispetto alle spese quotidiane, la ricerca ha identificato 4 tipologie diverse: gli elitari (51%) che scelgono prodotti di qualità e attraverso i quali si possano distinguere dagli altri; Gli imitatori (22%) che, pur scegliendo prodotti di qualità sono fortemente influenzati dalle tendenze del momento; gli esibizionisti (15%), che privilegiano la quantità alla qualità cercando di distinguersi dagli altri attraverso lo shopping ed infine i conformisti (11%) che preferiscono poter comprare più prodotti a discapito della qualità .
Pochi, 1 su 4, sono fedeli alle marche ma si lasciano persuadere dalle promozioni o dalla voglia di provare le novità. Il 59% dichiara che la marca è ancora spesso sinonimo di qualità ma non è più determinante per le loro scelte di acquisto. In particolare è una generazione che si definisce in qualche modo “confusa” da una sovrabbondanza di brand e messaggi nei quali in pochi riescono veramente a distinguersi.
Al di là delle singole marche, i Millennials sono più orientati all’acquisto di prodotti “healthy”(52%), di produzione italiana (45%), di comprovata qualità (40%) e di basso impatto ambientale (38%) mentre per tutti loro Internet è uno strumento fondamentale per la ricerca di informazioni che orientino le decisioni d’acquisto. Innovazione e comunicazione sono le parole chiave per raggiungere e coinvolgere i Millennials nelle loro scelte di spesa: il 79% dichiara infatti di essere d’accordo sul fatto che i brand dovrebbero costantemente innovare i loro prodotti e il 49% concorda che la pubblicità è determinante per l’awareness del brand o del prodotto.
In conclusione i Millennials non rappresentano un target interessante solo dal punto di vista sociologico poichè si approcciano alla vita adulta in un modo unico ed irrepetibile ma sono la generazione di riferimento per tutto coloro che desiderano cogliere la natura globale della moderna cultura giovanile per avere accesso a questa generazione orgogliosa della sua apertura mentale e capacità di connettersi con il mondo.