Gabriele Cucinella, Stefano Maggi e Ottavio Nava, CEO di We Are Social, commentano il test, avviato su Instagram anche in Italia, che rende privato il numero di like ricevuti. Una soluzione volta ad alleviare l’ansia da like che sul social network ha raggiunto livelli di guardia e che, se dovesse andare a regime, avrebbe conseguenze anche sull’attività dei brand
“Questa novità introdotta da Instagram – per ora solo come test – è molto interessante perché mette al centro la qualità dei contenuti e non solo la corsa effimera ai numeri, che rimangono comunque come dato privato disponibile per l’autore ma che non saranno più visibili agli utenti della piattaforma nel feed. Da sempre crediamo che la rilevanza sia il parametro fondamentale per valutare i contenuti e pensiamo sia una mossa interessante da parte di Instagram valutare un cambiamento in questo senso. È presto per poterne valutare gli impatti (nel caso in cui venga confermata la scelta) ma è plausibile pensare che soprattutto le persone si sentiranno più libere di condividere i propri contenuti senza paura della classica “ansia da like” che soprattutto per i più giovani, in molti casi, era diventata l’unico parametro di valutazione di un contenuto di successo. Le Instagram stories e le reaction private hanno già dato ottimi risultati in questo senso nel recente passato. Dal canto loro anche i brand potranno focalizzarsi di più sulla qualità e meno sulla “sfida all’ultimo like” con i competitor, pratica che spesso ha portato fuori strada molte aziende rispetto ai loro veri obiettivi”.