Il presidente di Leo Burnett ha detto la sua sul tema delle gare dopo il seminario organizzato martedì scorso da Assocom. Sulla piattaforma Marcel, “progetto interessante”
A margine dell’incontro organizzato ieri da IAA Giorgio Brenna, presidente di Leo Burnett, ha commentato il seminario sulle gare organizzato martedì scorso da Assocom.
«Le gare sono la vita per le agenzie, e per quel che mi riguarda ne vorrei fare di più. Basta lamentarsi che sono troppe o che si perdono. Le gare vanno vinte. Dal 1992, quando ho iniziato a lavorare nella pubblicità, ho vinto due terzi delle gare. Non mi risulta inoltre che un terzo non abbia esito. Una gara sospesa è un evento rarissimo, almeno per le grandi aziende con cui abbiamo a che fare noi. Se poi mancano i fondamentali, come trovarsi 15 agenzie in gara o tempi strettissimi, magari in agosto, l’agenzia deve semplicemente rifiutarsi di partecipare».
Brenna ha quindi aggiunto che dagli associati ad Assocom si aspetta più coerenza: “Che rispettino quello che dicono in associazione o ai giornali. Non ci si può lamentare delle gare ‘a rischio’ e poi correre a partecipare”.
Riguardo a Marcel, la piattaforma di AI che connetterà tutti gli 80mila dipendenti del gruppo Publicis nel mondo, secondo Brenna “sembra un progetto interessante. Leo Burnett già lavora con successo su una piattaforma di project management, questa in più avrà funzioni di connectivity e learning per i creativi. Solo è stata recepita in modo scorretto dai dipendenti: alcuni hanno pensato che il loro lavoro verrà sostituito dalla AI, ma non si tratta assolutamente di questo. Nessuna macchina potrà sostituire un creativo”.