Nella sua carriera David Droga ha ricevuto 200 Leoni e ora anche il premio alla carriera, il Leone di San Marco. E a Cannes si è raccontato in un evento pubblico svelando anche cosa gli piacerebbe fare una volta lasciata la pubblicità. No, non è comprarsi lo yacht
Alla fine di questa edizione di Cannes Lions saranno più o meno 200 i Leoni vinti da David Droga, insignito sabato sera con il Leone di San Marco – omaggio alle origini veneziane del Festival – per il suo eccezionale contributo al settore.
Intervistato dal ceo di Ascential Philip Thomas, Droga ha ripercorso la sua carriera dei primi passi nella pubblicità (primo Leone vinto a 19 anni, giusto per dire) in un’agenzia australiana, passando per i network globali come Saatchi & Saatchi e Publicis fino al lancio dell’agenzia globale che porta il suo nome.
L’istinto per le buone idee in parte viene dalla provenienza australiana, paese che non è certo tra i maggiori mercati globali della pubblicità. «I mercati piccoli sono comunque influenzati da quel che accade fuori e i creativi cercano di competere con le idee anche se non hanno il budget dei grandi spender – afferma Droga -. Per questo vediamo campagne bellissime venire da paesi piccoli. La grandezza di un’idea è più importante della grandezza del budget. Le costrizioni sono uno stimolo fantastico per la creatività».
L’esempio è la campagna ‘Still free’ per il brand di abbigliamento Ecko Unltd, quella dei graffiti sull’Air Force One (anno 2006).
Super star della creatività, Droga preferisce descriversi come uno che risolve problemi. Alla domanda di come fa a convincere un cliente riluttante ad osare e prendersi dei rischi, risponde che un cliente non dovrebbe mai comprare una campagna solo perché è creativa, anche se agli esordi lui stesso usava questo approccio. «Un cliente dovrebbe comprare un’idea solo se è giusta per il brand e il business. La creatività è solo una parte, noi stessi non siamo solo creativi ma abbiamo anche dipartimento strategico fortissimo. Proponiamo soluzioni di business con un senso logico».
Sul fronte progetti futuri, l’exploit. Quando deciderà di mollare la pubblicità, David Droga si vedrebbe bene nei panni di Primo Ministro dell’Australia: “Se smettessi di fare quello che oggi amo di più, sarebbe una piattaforma perfetta per poter fare del bene con creatività e buone intenzioni”.
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