Con la nuova versione rivista alla Camera, il gettito stimato sale a 190 milioni di euro
La Camera cambia la web tax. L’imposta sulle transazioni digitali è infatti passata dal 6%, fissato al Senato, al 3%. Inoltre, diversamente da quanto ipotizzato all’inizio, non colpirà l’e-commerce e viene soppresso il credito di imposta inizialmente previsto per evitare il rischio di doppia imposizione.
Lo prevede uno degli emendamenti del relatore alla manovra, Francesco Boccia (Pd), che ha spiegato: “Con il 3% su base imponibile diversa incassiamo circa 190 milioni”. Si tratterebbe di un incremento di gettito rispetto ai 112 milioni previsti nella versione uscita dal Senato.
Con la nuova versione della web tax, spiega l’Ansa, “salta il meccanismo del credito d’imposta, perché la nuova imposta sulle transazioni digitali sarà prelevata con l’applicazione di una ritenuta, mentre si prevede una misura ‘salva’ Pmi e start up, perché l’obbligo di versamento delle imposte scatta quando in un anno solare sono state effettuate almeno 3000 transazioni digitali”.
La base imponibile, è scritto nella relazione tecnica, è stata valutata in 6,34 miliardi, tre volte la sola base imponibile (oltre 2 miliardi) della pubblicità online, in trend di crescita medio dell’8%.
L’entrata in vigore resta fissata al 1° gennaio 2019.
La web tax rivisitata alla Camera sarà votata domani dalla commissione Bilancio.