Dopo il codice etico di Igersitalia e il testo contenuto nella legge sulla Concorrenza, l’Istituto di Autodisciplina Pubblicitaria ha reso nota ieri la nuova edizione della ‘Digital Chart’ che delinea le linee guida operative per rendere efficace l’applicazione del Codice di Autodisciplina alle diverse forme di comunicazione digitale.
Dall’endorsement da parte degli influencer al native advertising, dai social ai siti di content sharing, la ‘Digital Chart’ fa leva sulla trasparenza e chiede agli operatori di rendere chiaramente riconoscibile la comunicazione commerciale all’interno del web.
La ‘Digital Chart’, che sarà periodicamente aggiornata per rispondere alle evoluzioni tecnologiche e di mercato, fissa per ciascuna tipologia di comunicazione le modalità da adottare per rendere esplicito ai consumatori lo scopo promozionale dei contenuti diffusi via web, utilizzando formule comprensibili tra cui l’hashtag #pubblicità o la dicitura ‘promosso da …’.
La nuova versione della ‘Digital Chart’ si allinea alle best practice internazionali, a cominciare da quelle della Federal Trade Commission USA.
“La sfida che la comunicazione commerciale digitale pone al controllo autodisciplinare ripropone, per certi versi, analoghe difficoltà affrontate decenni addietro in relazione alla comunicazione offline, poi felicemente superate come 50 anni di storia autodisciplinare dimostrano. Trovare regole che siano diffusamente condivise dagli operatori; offrire ai consumatori efficaci strumenti di tutela; contribuire, grazie alla trasparenza della comunicazione, allo sviluppo del mercato”, commenta Vincenzo Guggino, Segretario Generale IAP, ricordando anche che le istituzioni europee invitano gli Stati membri a valorizzare i sistemi di autoregolamentazione “perché permettono di reagire con maggiore prontezza agli sviluppi nel mondo in rapida evoluzione dei media”.