Le ‘click fraud’ frenano il business del mobile advertising

Secondo una ricerca il 40% dei click sulle pubblicità sarebbero frutto di frode oppure accidentale

Tattiche scorrette degli app developer e utilizzo di reti bot per incrementare i click. Questo e altro alla base dei problemi legati alla monetizzazione del successo degli smartphone.
È quanto emerge da un nuovo studio, secondo il quale il 40% dei click sulle pubblicità che compaiono sui piccoli schermi dei cellulari è accidentale o frutto di frode. Lo studio, condotto dalla società tedesca Trademob su 6 milioni di click nel corso di 6 settimane, evidenzia inoltre una crescita del ‘click fraud’ che rappresenta il 18% dei click sugli spot da cellulare, contro il 10% dell’inizio dell’anno.

I dati dello studio di Trademob, volto a valutare l’efficacia dei click sulle pubblicità mobili, se fossero veritieri aiuterebbero a spiegare alcune delle principali sfide dell’advertising mobile e la fondatezza dei problemi delle web company che hanno fondato il loro business sulla pubblicità ma non riescono ad adattarlo al mobile.

Secondo gli autori dello studio, alla base dei problemi di monetizzazione potrebbe esserci anche questo diffondersi delle frodi legate ai click pubblicitari. Così come avviene su internet, infatti, ci sono gli sviluppatori di app che generano falsi click dai loro server (la percentuale di questi click è dell’8%), oppure la messa in opera delle reti ‘bot’ che permettono di far sembrare che i click fraudolenti appaiano da diversi indirizzi IP, rendendone difficile l’identificazione.

Infine, secondo un altro studio di Pontifex e Harris Interactive sui click accidentali, il 47% degli utenti mobili clicca sulle pubblicità per sbaglio e non per convinzione e questo anche per via di alcune tattiche utilizzate dagli advertiser che piazzano intenzionalmente i loro banner accanto a piccoli bottoni, così da indurre facilmente in errore gli utenti.

Le ‘click fraud’ frenano il business del mobile advertising ultima modifica: 2012-09-04T13:17:12+02:00 da Redazione

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