Per il gruppo guidato da Urbano Cairo un utile netto di 40,7 milioni nei 9 mesi del 2019
Il gruppo Rcs ha chiuso i primi nove mesi del 2019 con ricavi consolidati a 673,9 milioni, in calo del 5,5% dai 713,3 milioni dello stesso periodo del 2018, e con un utile netto di 40,7 milioni rispetto ai 52,1 milioni al 30 settembre 2018. L’ebitda ammonta a 102,4 milioni.
I ricavi pubblicitari ammontano a 267,9 milioni, con un calo di -13,1 milioni rispetto ai 281 milioni dei primi nove mesi del 2018.
La flessione pari al 4,7% – spiega il gruppo in una nota – è riconducibile ad un andamento del mercato pubblicitario, inferiore rispetto alle aspettative ed anche all’assenza nel 2019 degli eventi sportivi di rilievo tipici degli anni pari (Mondiali, Olimpiadi, Europei, etc.) che nel 2018 avevano generato ricavi per circa 6 milioni, escludendo i quali la flessione si limiterebbe al 2,6%.
La raccolta pubblicitaria complessiva sui mezzi on-line si attesta a 87,4 milioni di Euro, raggiungendo un’incidenza del 32,6% sul totale dei ricavi pubblicitari. In particolare, in Spagna la raccolta pubblicitaria sui mezzi on-line, pari a 45,8 milioni, ha raggiunto un peso pari al 51,6% circa del totale dei ricavi pubblicitari netti dell’area ed evidenzia una crescita del 4,8% rispetto ai primi nove mesi del 2018.
I ricavi editoriali sono pari a 306 milioni, in flessione di 20,6 milioni (-6,3%) rispetto ai primi nove mesi del 2018, per effetto del calo delle diffusioni in Italia e Spagna e della flessione delle vendite dei prodotti collaterali, quest’ultima anche per effetto della focalizzazione su operazioni a maggior marginalità, solo in parte compensati dallo sviluppo dei libri Solferino e dalla crescita dei ricavi editoriali digitali in Italia.
A fine settembre la customer base totale attiva per il Corriere della Sera (digital edition, membership e m-site) è risultata pari a 160 mila abbonati, in crescita del 22% rispetto al pari data 2018.
L’indebitamento finanziario netto si attesta a 151,1 milioni, in miglioramento di 36,5 milioni rispetto a fine 2018 e di 64,8 milioni rispetto al 30 settembre 2018.
Il gruppo ritiene che sia possibile confermare l’obiettivo di conseguire anche nel quarto trimestre 2019 un’ulteriore significativa riduzione del debito e livelli di marginalità sostanzialmente in linea con quelli realizzati nel 2018.