Secondo i dati di Sensemakers, oltre ai big player, il mercato dell’adv digitale in Italia è sempre più interessante per la piccola impresa che possono sfruttare la crescente capacità di iperprofilazione e geolocalizzazione abilitata dai device mobili per ottimizzare i loro investimenti nelle campagne online
Nel 2018 sono state oltre 1,4 milioni le campagne online in Italia, per oltre 200.000 brand pianificati attraverso 10,8 milioni di creatività nei diversi formati. Sono stati 47 gli intermediari tecnologici (AdExchanger, Data Management Platform, Sell-Side Platform, Demand-Side Platform e AdNetwork) che hanno gestito più di 1000 campagne mentre la percentuale di erogato in modalità programmatic è pari al 37,6%.
Lo rilevaSensemakers, primaria società di consulenza nel marketing digitale, che ha riportato i consuntivi 2018 della pubblicità online in Italia. “I dati rivelano che la pubblicità online è ormai utilizzata anche da microimprese” afferma Fabrizio Angelini, amministratore Delegato di Sensemakers. “Tale livello di diffusione non è probabilmente ancora pienamente misurato dalle analisi di mercato che, ovviamente, tendono a focalizzarsi sui big spender che, tuttavia, pianificano meno del 10% del totale campagne. La crescente capacità di iperprofilazione e geolocalizzazione abilitata dai device mobili non farà altro che accentuare tale fenomeno”.
Le campagne video, che per costi e complessità di gestione richiedono maggiore impegno e capacità di investimento, sono state invece utilizzate da circa 10.000 brand in 20.000 campagne utilizzando oltre 65.000 creatività (38.000 per desktop e 27.000 per mobile). Il 95% del totale è stato rappresentato da pre-roll di cui il 47% non skippabile.