Secondo i dati di Nielsen relativi ai primi 4 mesi il segno meno si deve al confronto infelice con lo scorso anno dovuto alla mancanza di eventi sportivi. Nel secondo semestre dovrebbe tornare il segno positivo
Nel primo quadrimestre 2017, il mercato degli investimenti pubblicitari chiude in calo dello 0,3% rispetto allo stesso periodo del 2016 (-2,9% se si esclude dal web la stima Nielsen sul search e sul social). Nel singolo mese di aprile la raccolta perde il 2,8% (-6,4% senza search e social).
Secondo Alberto Dal Sasso, TAM e AIS Managing Director di Nielsen, il segno negativo si deve alla pura stagionalità visto che il 2017 non avrà i grandi eventi sportivi che tradizionalmente sostengono gli investimenti. “Ci aspettiamo una ripresa nell’ultima parte dell’anno, quando il raffronto con il periodo degli Europei di calcio nel 2016 non condizionerà la raccolta pubblicitaria come nei mesi centrali”.
Relativamente ai singoli mezzi, la tv è in calo del -4,2% nel singolo mese e chiude il periodo gennaio – aprile con un leggero decremento (-0,6%). Sempre negativa la stampa: ad aprile i quotidiani e i periodici si attestano a -19,4% e -8,9%, portando la raccolta nel quadrimestre rispettivamente a -11,2% e -8%. La buona performance della radio nel singolo mese (+3,5%) riporta l’andamento del mezzo in terreno positivo (+0,7%).
Sulla base delle stime realizzate da Nielsen, la raccolta dell’intero universo del web advertising chiude in crescita del 7,3% (-1,4% se si escludono il search e il social).
In negativo anche cinema (-16,1%), outdoor (-18,5%), GoTV (-2,4%), transit (-2,8%) e direct mail (-5,5%).
Per quanto riguarda i settori merceologici, se ne segnalano 11 in crescita, con un apporto complessivo di circa 55 milioni di euro. Per i primi comparti del mercato si registrano andamenti differenti: alle performance positive di automobili (+6,2%), farmaceutici (+10,2%) e abitazione (+2,2%), si contrappongono i cali delle telecomunicazioni (-11,6%), media/editoria (-13,4%) e del largo consumo (-4,3%) che riunisce insieme bevande, alimentari, gestione casa e toiletries.
“L’accelerazione dell’economia italiana, riportata dalla recente correzione al rialzo della stima preliminare sul PIL del primo trimestre (dallo 0,2 allo 0,4%), che migliora le stime governative, è confermata dall’Istat che riporta buoni segnali sia sui consumi interni che sull’occupazione. Attendiamo di vedere se e come questi segnali possano scaricarsi anche in parte sul mercato della pubblicità, a sostegno dei consumi” – conclude Dal Sasso. “Ci si muove ancora tra segnali contrastanti. La stagione delle elezioni in grandi Paesi d’Europa potrà consegnarci maggiori certezze per il 2018, ma crediamo che il 2017 rimarrà un anno di transizione: le nostre previsioni aggiornate a maggio ci mostrano una fine dell’anno con una crescita inferiore al 2%”.