Il fatturato pubblicitario online, esclusi gli ott, è stato di 489,5 milioni, 16,4 milioni in più rispetto al 2018
Nel 2019 il fatturato web monitorato dall’Osservatorio FCP-Assointernet chiude l’anno a 489,5 milioni, con una crescita del 3,5%, pari ad oltre 16,4 milioni di incremento verso il 2018.
Nel solo mese di dicembre la crescita è stata del 5,4%. Come avviene dall’inizio dell’anno, è la componente Smartphone a marcare maggiormente la differenza col 2018, con una crescita del 40,9% sul mese e del +9,9% sul dato progressivo. Con volumi più contenuti la modalità di fruizione “App” cresce del 24,6%.
La componente “banner” raccoglie ancora oggi la maggioranza degli investimenti web (56% su base annua). Continua inoltre nel 2019 la positiva crescita dei fatturati derivanti dai formati video (+9,1%) e dal “native adv” (+33%).
“Si chiude un altro anno in cui le concessionarie aderenti ad FCP-Assointernet hanno continuato a lavorare su diverse componenti dell’offerta per garantire prodotti sempre più rispondenti ai driver qualitativi del mercato – commenta il presidente Giorgio Galantis – Brand safety, Ad fraud, metriche condivise, misurabilità di terze parti e trasparenza in primis, attraverso un dialogo aperto con gli spender e le loro agenzie, così come con le altre associazioni aderenti al libro bianco e al paper sui principi condivisi sulle gara media. Con la convinzione che l’ulteriore sviluppo del nostro mercato passi attraverso la qualità dei prodotti editoriali e pubblicitari che le Concessionarie FCP sono oggi in grado di proporre, proseguiremo anche nel 2020 con il medesimo impegno e dedizione, pur in un contesto oggettivamente complicato e per certi versi “asimmetrico. Auspichiamo quindi con grande convinzione che tali sforzi possano e debbano essere correttamente riconosciuti da tutto il mercato. Riteniamo infatti che il perimetro delle aziende aderenti ad Fcp Assointernet, comprendente 19 aziende, nazionali ed internazionali, “pure player” digitali, broadcaster ed editori multimedia, abbia tutti i requisiti per poter essere un riferimento ancora più rilevante nelle scelte di investimento di tutte le aziende, dei loro centri media e agenzie, anche e soprattutto in termini di volumi di spesa”.