La causa legale avviata lo scorso agosto da X contro i brand e la World Federation of Advertisers accusati di boicottare la piattaforma negandole investimenti pubblicitari prosegue, con l’aggiunta di un nuovo imputato.
Si tratta di Twitch, la piattaforma di livestreaming interattivo di Amazon che, secondo quanto riporta Reuters, dopo novembre 2022 non avrebbe acquistato alcuna inserzione su Twitter negli Stati Uniti, in seguito all’acquisto del social da parte di Elon Musk, avvenuta giusto il mese precedente.
Lunedì è stata presentata una modifica alla causa presso il tribunale federale di Wichita Falls, in Texas. Amazon, parent company di Twitch, non non è stata citata nella denuncia.
Nella causa originale, oltre alla WFA, sono coinvolti Mars, CVS Health, la società danese di energie rinnovabili Orsted insieme ad altre aziende accusate di essersi accordate per ‘boicottare’ X, violando la legge antitrust statunitense. Unilever invece ne è uscita, in cambio della promessa di ripristinare la collaborazione con X.
Non pare contemplato invece, secondo la visione del social media controllato da Elon Musk, il diritto di ogni singola azienda a non pianificare una piattaforma dove proliferano contenuti tossici, razzismo, hate speech e complottismi assortiti e il cui proprietario è ufficialmente affiliato alla prossima amministrazione Trump bis.
Come scrive Reuters, Twitch e Amazon non hanno commentato la notizia, così come X e le altre aziende coinvolte nella causa.