IAB Italia, preso atto della mancata conversione nei tempi del provvedimento c.d. Decreto Salva Roma, evidenzia che, a meno di un intervento da parte del governo, la Web Tax – che prevede l’obbligatorietà dell’apertura di una partita iva italiana per i soggetti che vendono servizi di pubblicità e link sponsorizzati online – sarà in vigore dal 1° marzo 2014.
L’associazione attraverso una nota auspica che – nell’ottica di tutelare lo sviluppo del mercato digitale, tra i pochi in crescita in Italia e funzionale a quello dell’intero Sistema Paese – il Governo, già nel prossimo Consiglio dei Ministri, possa approvare un nuovo decreto che preveda l’abolizione di tutti gli articoli che compongono la Web Tax, date anche le dichiarazioni dell’attuale Presidente del Consiglio.
“L’entrata in vigore della Web Tax infatti – spiega lo Iab – non consentirebbe di poter risolvere a livello comunitario le problematiche che si sono riscontrate e di individuare nei tempi utili la soluzione più corretta né di salvaguardare il mercato italiano rispetto agli altri Paesi europei”.