E’ capitato la settimana scorsa al servizio clienti dell’operatore telefonico inglese che opera su Twitter
Probabilmente non si è abituati a pensare al servizio clienti come a un ufficio di mediazione culturale, ma così è. Vuoi per inflessioni regionali, vuoi per vera e propria incapacità a esprimersi con un linguaggio corretto.
Per un servizio di massa, come quello offerto da una compagnia telefonica, e sui social media, dove la disintermediazione è più forte rispetto a strumenti di comunicazione più tradizionali, questo può essere un problema.
Fatto sta che la compagnia telefonica inglese O2 ha dato dimostrazione lo scorso martedì 9 ottobre di come trattare con un cliente difficile.
Arrabbiato come molti tra quelli che in caso di guasto chiamano il servizio clienti e che in più scrive in un inglese non esattamente oxfordiano, anzi, una sorta di slang anglo-jamaicano. O2 ha risposto prontamente risolvendo il problema, dimostrando di essere in grado di operare nel mondo social senza imbarazzi e limitazioni linguistiche.
La conversazione, che ha del surreale ed è stata ritwittata più e più volte, si può leggere qui.