La ricerca viene presentata oggi pomeriggio al Museo Mudec di Milano, a seguire opening della mostra omonima allestita da Fuse che reinterpreta in forma artistica alcuni degli insight emersi
OMD Italia, agenzia di comunicazione e media di Omnicom Media Group, presenta oggi pomeriggio in anteprima presso il Museo Mudec di Milano i risultati della seconda edizione dello studio proprietario The Future of Italy, alla scoperta dei nuovi cluster familiari e della loro evoluzione dallo scorso anno.
Tra i macro trend emergono un maggiore individualismo, una democratizzazione nelle scelte d’acquisto e più coinvolgimento maschile rispetto alle scelte di consumo.
La presentazione dei risultati dello studio sarà seguito dall’opening della mostra fotografica “The Future of Italy”, con gli scatti di 12 artisti emergenti, che reinterpreta in forma artistica alcuni degli insight emersi: si tratta di una vera e propria attività di branded entertainment nella quale l’agenzia dimostra come comprendere i consumatori e saper leggere i giusti insight possa rappresentare una vera e propria forma d’arte.
Erik Rollini, Strategy & Research Director di Omnicom Media Group commenta: «Tutti parlano di tecnologia, iper-segmentazione, efficienza, programmatic. Tutti i comunicatori vogliono parlare solo alle persone giuste. Ma siete sicuri di sapere veramente chi sono le persone giuste? No perché se vi sbagliate son guai. Manager avvisato, mezzo salvato (dove il mezzo può essere di comunicazione o la metà di un intero, decidete voi, l’interpretazione è libera)».
Il progetto espositivo è stato ideato e sviluppato da FUSE, sigla di Omnicom Media Group dedicata al branded content e a tutte le attività di marketing e comunicazione unconventional, ed è supportato da una campagna stampa e affissioni locali in posizioni d’eccezione come The Cube, piattaforma tecnologica led che illumina la nuova Darsena milanese.
La mostra, accompagnata dalla pubblicazione delle opere, resterà aperta al pubblico milanese presso il Bistrot del Museo dal 18 al 21 ottobre 2015.
LEGGI SU BN DELLA PRIMA EDIZIONE DELLA RICERCA
