Wired con Tbwa\Italia lancia una campagna che evidenzia i pregiudizi dell’intelligenza artificiale. Che in realtà sono più i nostri

L’intelligenza artificiale ha potenzialità sconfinate ma impara dall’uomo anche cose sbagliate. La campagna è una multisoggetto con diversi key visual, a cui si aggiunge un video corale, dei contenuti statici e animati per i canali social e un editoriale su Wired Italia

Wired con Tbwa\Italia lancia una campagna che evidenzia i pregiudizi dell’intelligenza artificiale. Che in realtà sono più i nostri

Wired Italia promuove con Tbwa\Italia una campagna contro i pregiudizi, quelli dell’intelligenza artificiale, che sono un riflesso dei nostri.

Immagina due innamorati, immagina due genitori, immagina un dottore. Queste sono le richieste che sono state inserite all’interno di MidJourney, una delle intelligenze artificiali che negli ultimi mesi stanno spopolando, generando immagini di una qualità e precisione elevatissima.

Eppure, il risultato a queste semplici domande è stato sconcertante.

Così due innamorati sono stati immaginati nel 100% dei casi come un uomo e una donna, la parola dottore è sempre e solo associata a un uomo, così come le parole manager e leader. Omofobia, razzismo, gender inequality: all’interno dell’intelligenza artificiale si annidano pregiudizi di ogni natura.

“Ma ciò che deve farci veramente riflettere è il fatto che questi pregiudizi in realtà siamo noi ad averglieli insegnati: per eliminare i pregiudizi dall’intelligenza artificiale, è quella umana che deve imparare a combatterli” spiega l’agenzia.

«Come tutte le tecnologie, l’intelligenza artificiale è uno strumento e in quanto tale acquisisce un senso esclusivamente perché gli viene dato da esseri umani. L’A.I. è infatti impropriamente detta intelligente: si tratta di una forma avanzata di automazione che genera risultati seguendo istruzioni e pescando informazioni con criteri assegnati da noi. Per questo le immagini “sbagliate” di questa campagna ci dicono soprattutto una cosa; e cioè che la battaglia per sconfiggere i pregiudizi è ancora lunga e che è fondamentale per tanti motivi, tra cui quello di istruire correttamente la tecnologia che porterà maggiori cambiamenti alla società nei prossimi anni» commenta Federico Ferrazza, direttore di Wired Italia.

Una collaborazione, quella tra Wired italia e Tbwa\Italia, che continua dopo la campagna #SenzaTitolo e procede nel solco della direzione che l’agenzia sta prendendo in Italia e nel mondo grazie anche e Next – mappa in continuo aggiornamento di trend in ascesa in ambito tecnologia, marketing e cultura dei consumatori.

«L’invito è, anche per noi creativi e per tutta la nostra industry, quello di non perdere la propria intelligenza, davanti alle sconfinate potenzialità dell’AI. Perché la verità è che queste intelligenze imparano da noi, anche ciò che è sbagliato» affermano Vittoria Apicella e Frank Guarini, direttori creativi di Tbwa\Italia.

La campagna è una multisoggetto con diversi key visual, a cui si aggiunge un video corale, dei contenuti statici e animati per i canali social e un editoriale su Wired Italia.

«Per il quarto anno di fila Tbwa è stata nominata come ‘Most Innovative Company’ da Fast Company e credo che progetti come questo siano un esempio chiaro di che cosa voglia dire innovazione per noi. Troppo spesso quando si parla di innovazione, si fa riferimento solamente agli aspetti tecnologici, tralasciando quelli sociali e culturali. Ma la posizione di Wired è diversa, così come la nostra. Ecco perché siamo particolarmente orgogliosi di questo progetto che parla di innovazione a tutto tondo, ovviamente in modo disruptive» afferma Mirco Pagano, chief creative officer di Tbwa\Italia.

 

CREDITS

Hanno lavorato al progetto per Tbwa\Italia: Luca Attanasio, art director e Alessandro Monti, copywriter. Gabriele Calvi, motion graphic designer. Vittoria Apicella e Frank Guarini, direttori creativi. Mirco Pagano, chief creative officer.

Wired con Tbwa\Italia lancia una campagna che evidenzia i pregiudizi dell’intelligenza artificiale. Che in realtà sono più i nostri ultima modifica: 2023-01-30T16:25:48+01:00 da Redazione

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