Ieri centinaia di testate giornalistiche britanniche hanno lanciato su stampa e online la campagna “Make it Fair”.
La richiesta di equità è rivolta al governo che, per attirare gli investimenti delle aziende dell’intelligenza artificiale, sta proponendo un disegno di legge che indebolirebbe le norme sul copyright.
Come spiega la Newsworks, la campagna coinvolge in generale le industrie creative del Regno Unito, contrarie all’eventualità che i loro contenuti rischino di essere ceduti gratuitamente alle aziende di intelligenza artificiale in virtù delle nuove normative lassiste sul diritto d’autore.
Se quello che la campagna chiama “furto di contenuti” dovesse accadere senza controllo, sarebbe un disastro per un settore che genera collettivamente oltre 120 miliardi di sterline all’anno per l’economia del Regno Unito. Ieri, ultimo giorno della consultazione governativa, le testate giornalistiche quotidiane regionali e nazionali sono dunque uscite con una identica sovracopertina e lo stesso annuncio in homepage e continueranno a pianificarlo durante tutta la settimana.
L’annuncio dice: “Make it Fair: Il governo vuole cambiare le leggi del Regno Unito per favorire le grandi piattaforme tecnologiche, in modo che possano utilizzare i contenuti creativi britannici per alimentare i loro modelli di intelligenza artificiale senza il nostro permesso o pagamento”.
Contestualmente 1.000 musicisti britannici hanno lanciato anche loro una campagna pubblicando l’album completamente muto ‘Is This What We Want?’, chiedendo al governo di cambiare rotta se non vuole che gli studi musicali rimangano per sempre silenziosi.
Owen Meredith, Ceo della News Media Association, ha dichiarato: “Abbiamo già leggi sul copyright di altissimo livello nel Regno Unito, che hanno sostenuto la crescita e la creazione di posti di lavoro nell’economia creativa. Queste leggi devono essere applicate anche all’IA, e dovrebbero essere introdotti requisiti di trasparenza per consentire ai creatori di capire quando i loro contenuti vengono utilizzati. Invece, il governo propone di indebolire la legge e di rendere essenzialmente legale il furto di contenuti”.