In corso in Nuova Zelanda la campagna di YWCA e DDB che mette il luce l’assurdità del fatto che gli stipendi delle donne sono il 10% più bassi a parità di mansione di quelli degli uomini
Quello delle donne pagate meno degli uomini che svolgono la stessa mansione è un problema che interessa numerosi paesi. In Nuova Zelanda, dove la differenza dei salari si aggira intorno al 10%, YWCA Youth Women Christian Association Auckland ha deciso di affrontarlo senza fraintendimenti e pochi peli sulla lingua con una campagna finalizzata a portare al Parlamento la proposta di legge Pay Equality Bill.
Perché a che titolo gli uomini dovrebbero essere pagati di più? Solo perché hanno il pene? E allora che paghino anche il 10% in più sul prezzo di un qualunque oggetto o servizio, come mostra la creatività facendo riflettere sull’assurdità di questa ineguaglianza.
L’idea è di DDB New Zealand decinata su tv, stampa, online ed eventi con rimando al sito demandequalpay.org.nz: dopo la prima occhiata, anche la schermata del sito si scompone in due metà discrepanti per dimostrare ancora una volta l’incoerenza di questo comportamento.
Lasciando i propri dati si firma per portare la proposta in Parlamento, rimanendo aggiornati sull’andamento della campagna e donandole 3 dollari. Gli uomini,ça va sans dire, 3,30.