Nel mercato frenetico delle offerte telefoniche è difficile emergere. Ma ieri si è parlato solo dell’esperienza interattiva ideata da Virgin Mobile che cattura l’attenzione del pubblico permettendogli di controllare il video attraverso il battito delle ciglia e dello spot virale dell’operatore thailandese True Move H che esprime l’essenza della comunicazione attraverso lo spirito di una storia condivisa sui social media
Gioco, esperienza interattiva, bonario e ironico ‘lavaggio del cervello’ finalizzato a un solo scopo: che lo spettatore finisca di vedere il video che racconta le qualità dell’offerta commerciale Virgin Mobile e non clicchi skip ad.
Questa è ‘Blinkwashing’, esperienza interattiva lanciata da Virgin Mobile Usa all’interno della campagna ‘Retrain Your Brain’ a supporto delle offerte unlimited, che permette allo spettatore di controllare il video attraverso il battito delle ciglia, attraverso un sistema di riconoscimento facciale.
Clicca qui per accedere alla pagina di YouTube dedicata http://www.youtube.com/user/virginmobileusa
Accendendo la telecamera del computer, il sistema sincronizza il video con i movimenti dello spettatore e ogni qual volta questo strizzerà gli occhi cambierà l’immagine del video. Questo è composto da 25 video diversi, che recitano tutti lo stesso testo, in modo che quando la scena cambia il filo del discorso venga ripreso proprio là dove è stato lasciato.
Strumento geniale architettato dall’agenzia Mother NY per far sì che “lo spettatore prenda il controllo del video, ma che anche il video prenda il controllo dello spettatore”: che – incuriosito dal meccanismo e dalla eccellente qualità produttiva (ogni parola del testo è stata isolata e codificata, in modo da garantire la fluidità dell’esperienza) – finisce per guardarlo per intero o quasi. Pressochè infinite le combinazioni che si possono ottenere.
L’operazione è stata realizzata con la casa di produzione Rehab Studios.
Pubblicato appena una settimana fa, è diventato invece un virale da quasi 6 milioni di views lo spot – un minifilm da tre minuti – dell’operatore di telefonia mobile thailandese True Move H, che comunica l’essenza del concetto di comunicare attraverso una storia che circola sui social media. Sia vera o meno, non cambia l’insight su cui si basa: “Dare è il miglior modo di comunicare”.
La storia racconta di un ragazzino che viene colto sul fatto a rubare dei medicinali, ma un uomo uscito da un ristorante comprende che sono per la madre malata, paga per lui e in più gli offre anche un po’ di zuppa calda. A distanza di 30 anni quest’uomo si ritrova a dover essere operato e l’ospedale presenta alla figlia un conto salatissimo, che la costringerebbe a vendere la casa. Quand’ecco che l’indomani una nuova fattura segnala che le spese sono state pagate…30 anni prima. Il dottore che l’ha operato infatti è quel ragazzino che suo padre aveva aiutato. Chiude il messaggio ‘Dare è il miglior modo di comunicare’.
