Il Comune di Milano scende in campo contro la pubblicita’ sessista e discriminatoria nei confronti delle donne. La giunta ha approvato venerdì una serie di regole per la valutazione dei messaggi pubblicitari da affiggere sugli spazi di proprieta’ della amministrazione comunale. Lo stesso indirizzo sara’ adottato dalle aziende partecipate.
Sono stati individuate cinque tipologie di messaggi ritenute incompatibili con l’immagine di rispetto della donna che il Comune intende promuovere: immagini che rappresentano o incitano alla violenza fisica e morale, immagini volgari o indecenti che deviano da quello che le persone percepiscono come normale, messaggi discriminatori o degradanti che attraverso stereotipi collocano la donna in ruoli di disparita’ e subalternita’, la mercificazione del corpo e i pregiudizi culturali e sociali fondati su discriminazioni di genere, appartenenza etnica, orientamento sessuale, credo religioso”. Questa delibera vuole sancire il rispetto della persona – ha detto la vice sindaco di Milano Ada Lucia De Cesaris – non vuole censurare ma evitare che il corpo delle donne, ma non solo, sia usato e volgarizzato per meri fini economici”.
La delibera approvata oggi arriva dopo l’ adesione del Comune di Milano alla campagna ‘ Citta’ libere dalla pubblicita’ offensiva’ promossa dall’ Unione donne in Italia.