Una collezione di opere che raccontano la storia dell’alimentazione regalata a oltre 20 milioni di visitatori
Non è solo una grande operazione di corporate identity quella orchestrata da Esselunga, Philippe Daverio e IGP Decaux e che porta ai binari delle stazioni della metropolitana di Milano una straordinaria collezione di opere d’arte che raccontano la storia dell’alimentazione.
L’idea dell’esposizione è figlia del successo ottenuto dal tour di presentazione del libro di Daverio ‘Il secolo spezzato delle avanguardie’ proprio presso i supermercati Esselunga.
“È un’operazione di proselitismo, un museo immaginario, l’idea di regalare qualcosa che non pesi sui contribuenti”, spiega Daverio. Da Duomo a Turati, da Lotto a Sesto Marelli, da Porta Genova a Cadorna, in 240 posizioni distribuite su 70 stazioni, quella che per il critico d’arte è “la mostra più vista nella storia, con oltre 20 milioni di visitatori” – più o meno consapevoli – gioca tantissimo sul contrasto con la pubblicità che solitamente occupa quegli stessi spazi.
“E’ proprio la diversità che genera l’attenzione”, sottolinea Daverio, pur essendo essa stessa pubblicità, visto che le opere (più correttamente, alcuni dettagli di nature morte che da vicino svelano anche tutti i pixel che compongono le immagini) sono corredate da un cartiglio che indica il nome dell’autore seguito da quello dell’insegna di Bernardo Caprotti.
La grande esposizione – che è anche il modo di Esselunga di prender parte a Expo 2015 – resterà allestita fino a luglio, con una rotazione delle opere e un probabile prolungamento su altri temi che abbiano un legame con l’insegna, e sarà anche raccolta in una guida, ovviamente in vendita nei supermercati.