Ovunque nel mondo, il burocratichese rende ostiche pratiche che potrebbero benissimo essere spiegate in modo più semplice. Nessuno lo ama, ma esiste pressoché dappertutto, in Italia ne sappiamo qualcosa.
In alcuni paesi, come la Germania, assume pure forme paradossali: ad esempio esistono i termini impronunciabili “Grundstückverkehrsgenehmigungszuständigkeitsübertragungsverordnung” (regolamento sulla delega di autorità per le transazioni immobiliari) e “Rindfleischetikettierungsüberwachungsaufgabenübertragungsgesetz” (legge sulla delega di compiti di monitoraggio per l’etichettatura della carne bovina).
Si ispira proprio a questi la campagna lanciata da Finom, piattaforma di servizi finanziari digitali utilizzata da imprenditori e PMI in tutta Europa, che ha preso il via con un’attivazione a Berlino.
La campagna ideata da Talent Creative Agency prende in giro dunque questi termini assurdamente lunghi, invitando a dichiarare lingua morta il tedesco burocratico (Bürokratendeutsch). L’attivazione si è tenuta dal 12 al 14 novembre davanti al Ministero delle Finanze e all’Agenzia delle Entrate tedesca, invitando le persone a cercare di pronunciarle, vanamente.
Altri formati media originali rafforzano il messaggio che questa lingua, semplicemente, non si adatta da nessuna parte.
Tra questi, dei camion vicino al Ministero delle Finanze; panchine coperte da termini burocratici di dimensioni eccessive accanto ai Finanzämter; l’occupazione dei famosi tubi idrici viola che attraversano il centro di Berlino; una proiezione su un edificio nel centro della città; la pubblicazione ufficiale del primo dizionario di “Bürokratendeutsch”. Inoltre è stata aperta una petizione per chiedere all’Unesco di dichiarare il Bürokratendeutsch lingua morta, online su finompetition.de.
“Queste parole sono il simbolo della complessità burocratica che distrae gli imprenditori dal gestire effettivamente le loro attività. Volevamo sottolineare lo sforzo di Finom per semplificare le operazioni finanziarie per le PMI dichiarando ufficialmente il Bürokratisch una lingua morta” ha detto Roman Bukh, brand director di Finom.
Roman Vydashenko, direttore creativo della campagna, ha aggiunto: “Normalmente, le lingue sopravvivono perché aiutano le persone a comunicare. Ma il Bürokratendeutsch è sopravvissuto perché le persone non avevano scelta. Per noi, riconoscerlo come ‘morto’ è una dichiarazione culturale: la complessità non dovrebbe essere il prezzo da pagare per gestire una piccola impresa”.
Campaign credits:
Finom:
Creative Director – Roman Vydashenko
Brand Director – Roman Bukh
Brand Manager – Anna Shevchenko
Talent Creative Agency:
Executive creative director – Anna Migaleva
Creative director (Art) – Lucy Kulibaba
Copywriter — David Kaufmann
Designer – Elizabeth Korotaeva
Designer – Ksenia Dubrovskaya
Client Service Director – Ksenia Luzhnova
Account director – Alexandra Boettcher
Account manager – Elizabeth Shaybina
Head of production – Asya Grigoryan
Production team:
Executive producer Berlin – Anton Koba
Production assistant – Danylo Romash
Line producer – Dara Zaporozhets
1st camera operator & color grading – Andrii Kaplia
2nd camera operator & edit – Orest Kovalchuk
Photographer – Alona Yarysh
Extra (monster) – Danylo Khrypun
Newspaper promoter – Elvis Gohlke
Echo Poster:
Project Manager – Samuel Guimerans
Project Manager – Prak Piakot
Media Consultant – Francesco Pernice





