Per l’Osservatorio Innovazione Digitale nel Turismo della School of Management del Politecnico di Milano il 2022 è stato l’anno della ripresa per il settore viaggi, tornato vicinissimo ai valori pre-pandemia grazie alla forte accelerazione del digitale.
Se per la componente offline il divario da colmare è ancora significativo, l’ecommerce ha superato i valori del 2019 nell’ospitalità (16,4 miliardi vs 14,6) e si avvicina anche nei trasporti (11,2 miliardi rispetto ai 12 di 3 anni fa). Nell’ospitalità l’ecommerce incide, infatti, per il 51% sulle transazioni (era il 44% del 2019) mentre nei trasporti è stato dal 55% al 68%.
Grazie a un’indagine BVA Doxa, l’Osservatorio ha rilevato la crescente digitalizzazione anche del percorso dei consumatori: il 58% dice di aver usato solo canali online (nel 50% dei casi motori di ricerca) per trovare ispirazione, il 59% ha prenotato un alloggio e il 63% mezzi di trasporto.
Cresce anche la quota di viaggiatori che ha acquistato online prodotti tipici della località visitata (33% contro il 12% del 2019) e anche l’offerta si sta adeguando. In recupero anche il turismo organizzato, che nel 2022 ha fatturato il 70% di quanto fatturava nel 2019, e il business travel con il raddoppio della spesa per trasferte d’affari rispetto al 2021 a 17 miliardi di euro e solo un gap del -16% rispetto a 3 anni fa.
“Il digitale è stato capace di riportare alcuni comparti di questa industria ai valori pre-pandemia, confermandosi un’asse portante e ricordandoci come la digitalizzazione del journey resti una priorità trasversale alle aziende di tutta la filiera”, commenta Filippo Renga, Direttore dell’Osservatorio.